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Genocidio culturale in Tibet
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"La situazione in T㭀bet è molto grave ed abbastanza esasperante. È una nazione molto antica, dotata di una cultura millenaria in pericolo d'estinzione", così si è espresso il Dalai Lama, leader spirituale dei tibetani e Premio Nobel per la Pace, che si trova in questi giorni in Europa. Durante il suo viaggio che toccherà anche l'Italia, ha denunciato che "è in atto un autentico genocidio culturale in T㭀bet", anche se si dice ottimista su una soluzione del conflitto con la Cina. In un'intervista rilasciata a Missione Oggi, il monaco tibetano Tenzin Bhagdroha ha denunciato le tremende torture applicate dal governo cinese al popolo tibetano ed ha richiesto esplicitamente l'aiuto di tutti perchè il Tibet non abbia a morire. Amnesty International parla di 500 prigionieri politici tibetani in Cina. Soltanto nei primi quattro mesi del 2001, in Cina ci sono state 480 esecuzioni capitali. Anche l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) critica in una lettera inviata al vicepresidente cinese Hu Jintao l'aumento di violazioni di diritti umani in Tibet. Provocatoriamente APM ha donato a Hu Jintao un dispositivo della Volkswagen per la sicurezza dei bambini in auto (blocco delle portiere dall'interno) per protestare contro il fatto che sempre più spesso incarcerati per reati d'opinione muoiono "cadendo" da auto della polizia cinese. Il Gruppo Volkswagen è uno dei più importanti fornitori di equipaggiamento della polizia cinese.
Pubblicato il: 30.11.2001
" Fonte: » Vita Non Profit, Associazione Italia Tibet, Amnesty International, Missione Oggi, Associazione Popoli Minacciati;
" Approfondimento: Amnesty Interational appelli per i prigionieri politici in Cina e in Tibet, Tibet Center for Human Rigths and Democracy , RSF campagna No a Pechino 2008 ;