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Firenze: i sindaci "Basta mercificare l'acqua", documento all'UE
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Dal coinvolgimento dei cittadini nella gestione dei servizi idrici sul territorio all'obiettivo finale di garantire quaranta litri di acqua gratuita per ognuno nel mondo. Prosegue la campagna "Acqua bene di tutti". Forte l'opposizione a qualsiasi prospettiva di privatizzazione e di mercificazione dell'acqua da parte dei sindaci toscani, delle associazioni, dei movimenti e di tanti cittadini. Così procedono le iniziative toscane nell'ambito dell'anno mondiale per l'acqua.
I sindaci toscani ieri sono partiti dalla situazione locale: un viaggio in battello sull'Arno e la richiesta ai cittadini di firmare l'appello lanciato al meeting di San Rossore. L'esigenza di includere i servizi idrici fra i beni essenziali, come l'istruzione e la sanità e di escluderli dalla categoria dei servizi a rilevanza industriale, quelli di cui va incoraggiato il consumo e su cui si può guadagnare alzando i prezzi, si sta facendo urgente, secondo il sindaco di Pontassieve, Mauro Perini, e il sindaco di Lastra a Signa, Carlo Moscardini, promotori dell'appello insieme a Legambiente e Arci Toscana. "L'intenzione non è
quella di eliminare l'imprenditorialità dalla gestione dell'acqua - hanno spiegato ieri i sindaci - noi proponiamo di adottare una sorta di democrazia partecipativa nell'amministrazione di questo bene. Per esempio attraverso delle forme di gestione dei servizi idrici che vedano al loro interno dei rappresentanti dei cittadini".
Nei prossimi giorni l'appello continuerà a girare fra associazioni e cittadini, si raccoglieranno le firme da presentare al presidente della Regione Claudio Martini, ma l'idea è quella di far arrivare il documento fino al Parlamento europeo a Bruxelles. "Probabilmente accadrà a settembre - ha aggiunto Perini - in concomitanza con la ripresa della discussione in Regione della legge sui servizi. Il punto di vista toscano sul governo dell'acqua vede in prima linea i diritti dei cittadini a godere di un bene essenziale, che non può in nessun caso essere considerato un prodotto industriale".
Sempre in settembre la presentazione dell'appello verrà a oincidere con il vertice di Cancun, che porrà il problema, dicono gli organizzatori della campagna, dell'allargamento della mercificazione di beni e servizi. Contro queste prospettive finora hanno preso posizione, oltre a diversi sindaci dell'area fiorentina e di tutta la Toscana, associazioni e movimenti, da Rete Lilliput a Altracittà, e alcuni intellettali, da Sergio Staino a Franco Cardini.