Finanziaria: più armi e non cancella debito

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Forti preoccupazioni vengono espresse da Azione Aiuto riguardo al capitolo debito estero della Finanziaria 2003 del governo italiano. Nella nota informativa sulle modifiche alla legge 209 luglio 2000 proposte con l'art 42 comma 1 della legge finanziaria, Luca De Fraia, ex-cordinatore della campagna Sdebitarsi, segnala che verranno soppressi gli obiettivi quantitativi e quelli temporali cancellando i risultati raggiunti con lo sforzo della società civile che impegno il governo italiano a cancellare fino a 12mila miliardi di vecchie lire di debito entro giugno 2004; la nuova legge finanziaria elimina questa specifica quantitativa e propone di vincolare gli annullamenti alle "esigenze di finanza pubblica". Il coordinatore di Sdebitarsi Gino Barsella invita a non abbassare la guardia sulle questioni del debito. Per quanto riguarda la parte positiva o delle nuove condizioni per l'annullamento si deve dire che le modifiche proposte determinerebbero una situazione di incertezza e di mancanza di trasparenza: le operazioni di annullamento sarebbero ricondotte nella sfera decisionale della amministrazione finanziaria, segnatamente Ministero del Tesoro e Ragioneria dello Stato, e si potrebbe giungere al rallentamento o al blocco delle cancellazioni. Il rafforzamento del vincolo alle intese multilaterali appare ingiustificato, essendo questa esigenza già tutelata dall'art. 1 della 209. Il GAVCI critica l'aumentata spesa militare di questa finanziaria 2003 con uno "digiuno-sciopero della fame per una finanziaria di pace" rilanciando l'obiezione alle spese militare come forma di lotta. "Nel 2006, infatti, la spesa complessiva per la funzione Difesa salirà di mezzo punto percentuale del Pil, passando dall'attuale 1,063 all'1,5%. Il che si traduce in un aumento quasi del 50%".
Pubblicato il: 11.11.2002
" Fonte: » Azione Aiuto, Gavci, Campagna Sdebitarsi, Nigrizia;
" Aapprofondimento: » Guida Debito, Guida Armi;

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