Farmaci: Msf, scarso impegno dell'Osm per i poveri

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In occasione dell'assemblea generale dell'OMS che si svolge dal 16 al 25 maggio, l'organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere ha denunciato la mancanza di impegno da parte dei vertici dell'OMS per migliorare l'accessibilità dei farmaci di qualità per i Paesi in via di sviluppo.

L'OMS, in particolare, sta dedicando risorse assolutamente insufficienti all'importante programma di "prequalificazione dei farmaci" lanciato dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2001. Questo programma è essenziale perché mette a disposizione dei Paesi in via di sviluppo un elenco di medicinali la cui qualità è certificata dall'OMS: in questo modo le autorità sanitarie locali che non sono in grado di certificare autonomamente la qualità dei farmaci possono fare affidamento sull'OMS. Questo programma ha migliorato enormemente l'accesso ai farmaci essenziali di qualità, in particolare i farmaci per la cura dell'AIDS, nei Paesi in Via di Sviluppo. Finora sono stati prequalificati in tutto 98 prodotti farmaceutici, dei quali 88 sono per l'HIV/AIDS, otto per la tubercolosi e due per la malaria. Di questi, 53 sono generici, cioè prodotti identici a quelli di marca ma molto meno costosi.

Ora però, se il programma di prequalificazione invece di essere rafforzato verrà affossato come sta accadendo, esso potrebbe trasformarsi in una barriera per l'accesso ai farmaci nei Pesi più poveri: basti pensare che a partire dall'aprile 2005, il Fondo Globale, il più grande finanziatore di farmaci per l'AIDS, la tubercolosi e la malaria, ha deciso che nel futuro i suoi soldi potranno essere spesi soltanto per i farmaci approvati dal progetto di prequalificazione dell'OMS o da una "Autorità nazionale" molto rigorosa in materia di farmaci". Se l'OMS non rafforzerà il progetto di prequalificazione, molti farmaci di qualità resteranno esclusi dai programmi del Global Fund. Un esempio può chiarire la situazione: dei 31 farmaci per la tubercolosi compresi nella Lista dei Farmaci Essenziali, 26 non hanno neppure un produttore prequalificato (compresi tutti i farmaci contro la TBC di seconda linea), e soltanto altri due hanno un produttore prequalificato anche se sono disponibili fonti alternative già utilizzate e ritenute valide a livello internazionale.

Oggi il progetto di prequalificazione può contare su appena 3,5 persone addette in modo permanente, aiutate da pochi consulenti esterni; dal 2004 inoltre non c'è stato alcun incremento di risorse finanziarie.

MSF chiede dunque che Il Direttore Generale dell'OMS fornisca al progetto di prequalificazione le risorse umane ed i mezzi per portare a termine il suo compito come richiesto dall'Assemblea Mondiale del 2004. MSF auspica inoltre che l'OMS adotti azioni concrete per garantire anche in futuro l'accessibilità a nuovi farmaci di qualità a prezzi sostenibili per i Paesi più poveri: una possibilità messa seriamente in pericolo dopo che - a partire da gennaio 2005 - tutti i Paesi poveri che producevano farmaci generici economici hanno dovuto applicare le norme del WTO in materia di brevetti sui medicinali.

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