Fare Rete in Rete: l'e-campaigning

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Il "fare campagna in Rete" (l'e-campaigning) , rappresenta uno strumento che in maniera crescente consente alle campagne di sensibilizzazione di ottenere importanti risultati su vasta scala. E' questo il messaggio sottolineato dai relatori del laboratorio "Fare Rete in Rete: l'e-campaigning" organizzato a Civitas da World Social Agenda, in collaborazione con Unimondo. "Iniziative come Tutti giù per terra o Mediawatch rappresentano un importante esperimento mediatico per dimostrare che tramite Internet è possibile fare non solo informazione, ma anche formazione, favorendo la partecipazione" spiega Francesco Ianuzzelli di Peacelink. Anche la campagna Banche armate, promossa da Nigrizia, Mosaico di pace e Missione oggi, ha dimostrato l'efficacia della Rete che consente alle campagne di fornire dati, far circolare notizie e sostenere diverse iniziative. Tra gli strumenti utilizzati più frequentemente dalle campagne on-line ci sono: siti web, mailing list, newsletter, cartoline virtuali, info-kit, press-kit, adesioni on-line. Queste ultime hanno funzionato, e funzionano, in maniera efficace come evidenziano i casi delle campagne sulla legge 185, ma anche No dumping, per la riforma della Politica Agricola Comune della UE , e Più dai, meno versi, che sostiene il meccanismo della deducibilità a favore del Terzo Settore. Si tratta di iniziative per cui uno degli obiettivi primari resta quello di offrire costanti aggiornamenti sull'andamento delle campagne. Riccardo Bagnato di Vita utilizza alcune metafore spiegando come l'utenza di Internet che generalmente "fa come i ratti, si sposta in branco", nel caso delle campagne "assume la conformazione degli sciami di api, svolge un'attività di archiviazione e di rilancio verso il futuro". Si tratta di "sciami intelligenti" la cui sopravvivenza è legata alla cooperazione per uno scopo comune.
Fonte: World Social Agenda

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