Europa: lacune nella normativa europea sulle sostanze chimiche

Stampa

Numerose associazioni ambientaliste di tutta Europa hanno espresso delusione per la nuova normativa europea sulle sostanze chimiche che la Commissione Europea ha presentato dopo 5 anni di discussione e molti rinvii. Nel contempo esce il rapporto 'Veleni in casa' studio patrocinato da Greenpeace per sondare la tossicità degli oggetti di uso quotidiano.

Greenpeace, Friends of Earth, European Public Health Alliance ,solo per citarne alcune, sono le associazioni ambientaliste che senza mezzi termini hanno denunciato l'inadeguatezza della nuova normativa sulla produzione e l'impiego di sostanze chimiche in Europa. Secondo queste ultime la liena adottata dalla Commissione è quella di far prevalere gli interessi delle aziende chimiche su quelli della salute e dell'ambiente. In particolare le normativa si basano su due punti: da un lato l'introduzione del principio elastico del "controllo adeguato" attraverso il quale anche le sostanze più pericolose saranno utilizzabili senza quindi un reale incentivo alla ricerca di alternative più sicure e dall'altro l'insufficiente obbligo di informazione sulla sicurezza. Appena un terzo delle sostanze chimiche in commercio avranno l'obbligo di essere corredate di dati informativi.

Le associazioni invitano i cittadini e tutte le associazioni ambientaliste europee ad esercitare pressioni sugli attori dei prossimi passaggi legislativi (Parlamento europeo, Governi nazionali) affinché si possano colmare le attuali lacune della nuova normativa.

Nel frattempo Greenpeace ha reso noti i risultati di uno studio condotto in Italia, Francia, Spagna, Germania e Slovacchia analizzando le polveri delle case. Dalla ricerca chiamata " Veleni nascosti", emergono preoccupanti dati sulla presenza di numerose sostanze tossiche, alcune delle quali cancerogene, presenti negli oggetti d'uso quotidiano come giochi per bambini, profumi e prodotti per la pulizia. [DS]

Fonti: La nuova ecologia, Chemical Reaction;

Ultime notizie

Elezioni nel 2026: fare politica nella Gerusalemme occupata

11 Novembre 2025
Le elezioni in programma per il 2026 sono un punto cruciale per un futuro governo unitario in Palestina. (Monica Pelliccia e Alice Pistolesi)

COP30: la cronaca della delegazione di Agenzia di Stampa Giovanile

11 Novembre 2025
Una delegazione di 9 giovani e ricercatori trentini è alla Conferenza ONU sul Clima (COP30) a Belém, in Amazzonia, per raccontare e condividere il futuro del Pianeta.

Eventi estremi e povertà

11 Novembre 2025
La povertà è un problema socioeconomico profondamente interconnesso con la crisi climatica. (Alessandro Graziadei)

Una vi(t)a semplice

10 Novembre 2025
Il progetto "L’ovale storto" racconta le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini)

Cosa vogliono gli africani dalla COP30

09 Novembre 2025
Invece di continuare ad aspettare gli aiuti, l'Africa sta cercando di mobilitare investimenti nella sua transizione verde. (Other News)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad