Europa: donne insieme verso Parigi

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La Casa del Popolo di Ponte a Greve di Firenze (oggi Circolo Arci) ha ospitato dal 17 al 18 maggio una riunione preparatoria al Forum Sociale Europeo che si terrà il prossimo novembre in Francia. Delle circa 300 donne presenti, la maggior parte sono appartenenti ad associazioni o reti femministe, ma anche molte singole, giovani e meno giovani, provenienti da tutta Italia.

L'idea era nata a Roma il 16 febbraio, nel corso di una riunione durante la quale si era ritenuto necessario aprire un vasto confronto per arrivare al Forum sociale europeo di Parigi in modo da garantire alla politica delle donne una visibilità e un'efficacia, nelle occasioni di incontro a livello internazionale, maggiori di quanto accaduto finora.

Nel sito www.womenews.net/esf2003 è disponibile il documento-appello con le relative adesioni, il programma delle due giornate, oltre ai primi contributi che mettono a fuoco le caratteristiche dell'incontro, visto prima di tutto come la tappa di un percorso: da Firenze, da Porto Alegre, verso Parigi.
Nel programma si sono alternati momenti di assemblea plenaria a momenti di lavoro di gruppo; importante, il ruolo, non di sintesi, ma di "restituzione" reciproca dei lavori svolti in gruppo.

Nella plenaria di sabato, dominata da relazioni informative e dal saluto di Anna La Cognata (della Rete fiorentina che ha sostenuto la maggior parte dello sforzo organizzativo), sono intervenute Nadia de Mond (portavoce italiana della Marcia Mondiale delle Donne e membro del gruppo di coordinamento del Forum sociale europeo), Giovanna Capelli (del Forum delle donne del PRC) che hanno dato il quadro generale della preparazione del Forum di Parigi, avendo partecipato al recente incontro di Berlino, dove sono state messe a punto le linee del programma.

Nadia De Mond ha sostenuto che il "silenzio delle donne" di cui alcuni/e parlano in questa fase, va interpretato piuttosto come un effetto della "sordità dei media", anche se la capacità di comunicazione delle donne deve migliorare. La scelta del movimento dei movimenti come interlocutore privilegiato del movimento delle donne ha provocato qualche reazione negativa, ma per Nadia de Mond è motivata dal fatto che fra le due realtà c'è una possibile sinergia, e ci sono caratteristiche in comune, in particolare "una partecipazione di persone che parte dall'esperienza di ciascuna". I meccanismi negativi presenti nel movimento misto si cambiano solo con un "protagonismo forte e organizzato del movimento delle donne".

Altri interventi sul sito www.womenews.net

Fonte: Femmis

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