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Essere donna in Palestina
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Immagine: Stampagiovanile.it
In onda la seconda puntata della nuova stagione di “Ti vedo”, il podcast dedicato ai difensori dei diritti umani. Ospite Bessan Leo, cooperante palestinese per i diritti delle donne e dell’infanzia.
Parlare di pace, quando c’è solo la guerra. Parlare di convivenza e rispetto, quando c’è solo la violenza. Parlare di parità di genere, emancipazione femminile, quando non ci sono più le case, le scuole, gli ospedali? Questo è il paradosso con cui devono fare i conti tante donne, in tante parti del mondo, devastate dai conflitti. Ma questo paradosso è solo apparente, perché proprio dove c’è la guerra le persone hanno più bisogno dei propri diritti. Proprio dove c’è morte la vita deve essere tutelata e rispettata.
Le guerre, lo sappiano, tendono ad esacerbare i comportamenti violenti e lesivi dei diritti delle donne. Privazione della libertà personale, sfruttamento del lavoro, aumento della povertà per le donne sono tutte minacce molto concreta in tempo di guerra. Senza contare la violenza sessuale diretta, che è stata e continua ad essere uno degli strumenti più utilizzati per intimidire e disgregare intere comunità.
Dall’altra parte, le donne possono avere un ruolo importante come costruttrice di pace e di stabilità sociale. Promuovere l’emancipazione femminile può dunque aiutare a costruire anche comunità più resilienti, più stabili, più coese. Comunità di questo tipo sono un antidoto alla violenza. Nutrire le relazioni, prendersi cura degli altri, sono le misure preventive più potenti dei conflitti.
Per parlare di tutto questo, la seconda puntata del podcast Ti vedo ha come ospite Bessan Adi, una giovane donna palestinese, madre di due figli, cooperante internazionale e attivista per i diritti delle donne e dell’infanzia. Sarà Bessan, che ha rinunciato al suo sogno di viaggiare per il mondo, dopo aver studiato letteratura inglese e francese, per portare avanti progetti di sostegno concreto alle donne, ai bambini, agli agricoltori e alle agricoltrici di Beit Ummar, nella Cisgiordania occupata, a raccontarci cosa significa parlare di pace e di diritti di genere, mentre il genocidio a Gaza non si arresta...






