Equador: sfruttamento del lavoro minorile

Stampa

Human Rights Watch ha denunciato lo sfruttamento di minori nelle piantagioni di banane in Equador. Per una paga che si aggira intorno ai 3,50 dollari giornalieri, pari cioè al 60% del salario che normalmente percepisce un lavoratore adulto, i bambini sono costretti a lavorare in condizioni disumane nelle aziende che producono banane per conto di famose multinazionali e per due compagnie ecuadoriane. La denuncia da parte di Hrw riguarda anche gli abusi a cui vengono sottoposti i minori e le frequenti violenze sessuali subite dalle ragazze. L'Ecuador, principale produttore di banane al mondo, è uno dei tanti paesi dove i diritti sul lavoro e la libertà sindacale sono continuamente ignorati. Secondo Hrw sarebbe necessaria una campagna di informazione per ottenere finalmente un commercio che rispetti i diritti dei lavoratori. L'Associazione Ctm-Altromercato da anni lavora per dare dignità ai coltivatori di banane con lo scopo di avviare un percorso di informazione e denuncia rispetto alle conseguenze negative del mercato della banana.
Pubblicato il: 30.04.2002
" Fonte: » Hrw, Aibi, Ctm-Altromercato;
" Approfondimento: » Globalmarch.org, Associazione Italia-Nicaragua, Banana Link;

Ultime notizie

Cosa vogliono gli africani dalla COP30

09 Novembre 2025
Invece di continuare ad aspettare gli aiuti, l'Africa sta cercando di mobilitare investimenti nella sua transizione verde. (Other News)

I Partigiani della Pace

08 Novembre 2025
I Partigiani della Pace: testimoni e costruttori di un futuro possibile. (Laura Tussi)

Il Punto - Tra isole, frontiere e assedi il Mondo resta in equilibrio instabile

07 Novembre 2025
Viviamo in un Mondo in cui la pace è un intervallo e la guerra una condizione. (Raffaele Crocco)

Le foreste europee catturano poca anidride carbonica

06 Novembre 2025
Le foreste d’Europa possono ancora costituire un pilastro della neutralità climatica? (Alessandro Graziadei)

Dossier/I portuali contro le guerre nel mondo. In Grecia e Slovenia (2)

05 Novembre 2025
Dalla Slovenia alla Grecia, anche nei porti della penisola balcanica i portuali si oppongono. (Linda Maggiori)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad