È ora di scegliere da che parte stare!

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È ora di scegliere da che parte stare! È l’appello che la Campagna IO ACCOLGO rivolge ai cittadini che vogliono far sentire la propria voce: per dire NO all’odio e all’esclusione; Sì all’accoglienza, alla solidarietà e all’uguaglianza. 

«Chiediamo al Governo e al Parlamento di abrogare i decreti Sicurezza e gli accordi con la Libia perché violano la nostra Costituzione e le Convenzioni internazionali, producono conseguenze negative sull’intera società italiana e ledono la nostra stessa umanità». Così i promotori raccontano la mobilitazione della Campagna Io Accolgo.

La Campagna è promossa da 42 organizzazioni tra cui i Sindacati, le ACLI, la Federazione delle Chiese Evangeliche, Legambiente, diverse Ong e tanti altri, con l’obiettivo di dare visibilità a tutte quelle esperienze diffuse di solidarietà che contraddistinguono il nostro Paese.  Contro il linguaggio dell'odio e contro la retorica dei porti chiusi.

La Campagna IO ACCOLGO è nata a giugno 2019, nel delicato momento delle elezioni europee. In quel periodo, ricordiamo, il "Barometro dell'odio" promosso da Amnesty International, analizzava come il tema che scatenava il maggior numero di polemiche sui social media continuasse ad essere 'rom', con l'80% di contenuti negativi. Al secondo posto veniva confermato "immigrazione", col 77% di contenuti negativi, mentre a seguire trovavamo "donne" col 76%, "minoranze religiose" (75%) e “solidarietà” (66%). Stando alle statistiche raccolte, i più odiati sono i “Rifugiati”e i “Musulmani” a cui si aggiungono le “Donne”. Anche le istituzioni europee davano segni di preoccupazione: era febbraio 2019 ed il Commissario europeo per la Giustizia Vera Jourova lanciava un vero e proprio allarme per “i segnali di un incremento dell’insofferenza da parte degli italiani nei confronti dei migranti.

In questo senso, la Campagna Io Accolgo vuole dare una contro-narrazione a partire dalle migrazioni. Perché il linguaggio dell’odio, come ci dimostrano i dati sopra citati, si scaglia sempre contro i più deboli ed è contagioso, si espande a macchia d’olio. Far sentire delle voci diverse è quindi importante per divulgare nuove esperienze e diversi punti di vista, per preparare il terreno ad una cultura di pace. Il manifesto della Campagna recita: “Vogliamo dare voce ai tanti cittadini che condividono i valori dell’accoglienza e della solidarietà, avviare un dialogo con quei cittadini che non sposano esplicitamente le politiche anti-migranti, ma non riescono nemmeno a contrapporre una visione diversa, e che spesso si sentono disorientati o preferiscono scivolare nell’indifferenza”.

Nonostante le prove schiaccianti della violazione dei diritti umani, il governo italiano ha recentemente rinnovato gli accordi con la Libia sui migranti. Anche per questo, la Campagna invita a firmare l’appello on line per far sentire la voce contraria dei cittadini a questa politica. 

Ci sembra importante in questo momento chiedere una vera svolta nelle politiche migratorie facendo sentire la voce della società civile in modo forte e unitario” ribadisce il comitato promotore. 

Per maggiori informazioni, sono attivi anche diversi comitati locali in varie parti d’Italia.

Lia Curcio

Sono da sempre interessata alle questioni globali, amo viaggiare e conoscere culture diverse, mi appassionano le persone e le loro storie di vita in Italia e nel mondo. Parallelamente, mi occupo di progettazione in ambito educativo, interculturale e di sviluppo umano. Credo che i media abbiano una grande responsabilità culturale nel fare informazione e per questo ho scelto Unimondo: mi piacerebbe instillare curiosità, intuizioni e domande oltre il racconto, spesso stereotipato, del mondo di oggi.

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