Dopo il G77, le ONG vanno a Beirut

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"Volete capirci? Ascoltateci". Così l'ambasciatore iraniano Bagher Asadi ha aperto a Tehran la storica Conferenza intergovernativa del G-77, il gruppo di 133 paesi più poveri costituitosi nel 1964 in seno all'ONU. Duri giudizi sono stati espressi sul mancato rispetto da parte dei paesi avanzati degli impegni presi in materia di assistenza allo sviluppo, con particolare riguardo ai finanziamenti per il trasferimento di tecnologie innovative. Tra le priorità individuate per il futuro ci sono il dar voce ai paesi debitori all'interno delle istituzioni finanziarie mondiali e contrastare i recenti rigurgiti di protezionismo dei paesi più sviluppati che ostacolano l'export dei paesi del Sud. Intanto, poco più di due mesi dal vertice dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, le ONG hanno scoperto che tra le 647 organizzazioni che hanno fatto richiesta per partecipare al summit, ben 328 sono gruppi di pressione organizzati da imprese commerciali per promuovere i loro interessi. Quindi le 256 "vere" ONG, di cui 182 provenienti da paesi sviluppati, hanno pensato di ritrovarsi dal 5 all'8 novembre, a Beirut, dove si svolgerà il World Forum on the WTO, come tappa della campagna internazionale per fermare un nuovo round di trattative commerciali.
Pubblicato il: 30.08.2001
" Fonte: » G 77 - Group of Seventyseven, Campagna STOP WTO, Social Watch, Il Manifesto;
" Approfondimento: » Campaign - Export Credit Agencies, G 20, Millenium Round, Cos'è il World Trade Organization?;

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