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Divisioni nella trattative e il giallo sul documento Ue
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Dopo il primo giorno di trattative, la conferenza ministeriale della WTO a Cancun svela le forti divisioni non solo tra paesi del Nord e Sud del mondo ma anche tra Usa e Ue e anche all'interno degli stessi paesi europei. Durante le manifestazioni di piazza alcuni scontri e uno sindacalista coreano che si è pugnalato per simboleggiare l'asprezza delle regole dettate dal WTO.
Anche il negoziatore americano, Robert Zoellick, ha scoperto qualche carta. Sui temi lasciati aperti due anni fa a Doha, i cosiddetti Singapore Issues, (liberalizzazione degli investimenti, regole su concorrenza, trasparenza, appalti pubblici e tariffe doganali), non ci sono i margini per un accordo, ha ammesso Zoellick. E già si parla di una nuova conferenza ministeriale tra sei mesi. Per gli Usa diventa prioritario trovare un'intesa sull'agricoltura.
Nessun paese membro del coordinamento comunitario era a conoscenza del nuovo testo di commento alla dichiarazione finale già confezionata dalla Commissione europea. Solo alcune Ong era in possesso in modo confidenziale del testo e la delegazione svedese scoperto il giallo ha smarcherato i burocrati di Bruxelles.
Nel documento segreto europeo di commento alla bozza di dichiarazione finale di Cancun non compaiono le indicazioni geografiche, tanto sospirate dagli italiani. Nonostante il sostegno di alcuni paesi in via di sviluppo, quali l'India, gli Stati Uniti ed il gruppo di Cairns non sono convinti. Il commissario all'agricoltura dell'Ue Fischler ha corretto dicendo che le indicazioni geografiche rimangono una priorità.
Il commissario europeo Pascal Lamy sta insistendo sulla necessità di allargare i negoziati del Wto ai controversi temi di Singapore (investimenti, concorrenza, trasparenza negli appalti pubblici e facilitazione al commercio), nonostante l'isolamento crescente dell'Ue al riguardo. Il ministro italiano Marzano sto sostenendo la linea Lamy nonostante nel luglio scorso avesse dichiarato che se c'è opposizione non è il caso di aggiungere nuove materie per i negoziati sul commercio.
Durante le manifestazioni di piazza è morto il leader sindacale coreano che si è ucciso davanti ai poliziotti che sbarravano l'accesso alla strada che conduce alla zona hotelera di Cancun. Lee Kyunghai aveva 54 anni ed era uno dei dirigenti della Federazione Coreana degli Agricoltori e dei Pescatori. Stava partecipando al corteo di Via Campesina che cercava di raggiungere il lontanissimo Convention Centre di Cancun dove si svolge la conferenza del Wto. Lee Kyunghai si è arrampicato sulle reti che chiudevano l'accesso al Km 0 della strada che porta alla zona hotelera. In cima alla recinzione ha estratto un lungo pugnale e si è trapassato il torace. E' crollato a terra. Inutili i tentativi di salvarlo.
Fonte: Blog della Campagna Questo mondo non è in veditaBlog della Campagna Questo mondo non è in vedita, Rai News 24