Diritto asilo: richiamo al Governo e rapporto sui dati

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E' ormai emergenza a Lampedusa dove è salito a oltre mille il numero di migranti che si trovano attualmente nel Centro di prima accoglienza dell'isola che potrebbe contenere al massimo 190 persone. Gli operatori de La Misericordia che gestiscono il centro, la notte scorsa hanno fatto sistemare al meglio i clandestini. Attraverso dei ponti aerei è stato avviato il trasferimento degli immigrati dal centro verso altri luoghi di permanenza temporanea.

In merito a questi trasferimenti Amnesty International si è rivolta con urgenza al ministro degli Interni Pisanu chiedendo "che il Governo italiano garantisca il pieno accesso a una procedura di asilo equa e soddisfacente, onorando gli impegni derivanti dagli accordi internazionali sui diritti umani".

L'organizzazione per i diritti umani ricorda in particolare il divieto di espulsioni collettive di stranieri, il principio del non refoulement e il divieto di discriminazione dei rifugiati in base alla provenienza. Amnesty International ha inoltre chiesto al ministro Pisanu di precisare "quale sia il ruolo della delegazione libica - che secondo fonti giornalistiche si starebbe recando in Sicilia in queste ore - nella determinazione della provenienza di cittadini non libici e in eventuali decisioni relative alla loro deportazione".

E' pronto il primo rapporto sul Diritto di Asilo in Italia curato dal Consorzio Italiano di Solidarietà. Dal titolo "Rifugiati in Italia, la protezione negata", il rapporto ricostruisce la storia dell'accoglienza e dell'integrazione in Italia. ICS raccoglie informazioni, dati e analisi delle risorse economiche destinate all'asilo comparandole con i costi del trattenimento e dei Centri di permanenza temporanea e racconta i luoghi della frontiera con i quotidiani "percorsi a ostacoli" della procedura di asilo. "Abbiamo fatto anche una stima della presenza di richiedenti asilo in Italia e le cifre che emergono sono nettamente differenti dai dati ufficiali forniti dalle istituzioni" commenta Maria Silvia Olivieri, ICS Roma. Il Rapporto è il frutto di un lavoro che ICS ha coordinato assieme a enti e operatori con i quali da anni condivide il cammino di tutela del diritto di asilo. La presentazione alla stampa è prevista a Roma, il 22 marzo alle 10 alla Sala del Consiglio della Provincia di Roma, nella 10° giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime di mafia, organizzata dall'associazione Libera.

In Italia rimane il vuoto legislativo sul diritto all'asilo. Rispetto alle garanzie di tutela per coloro che ricevano un diniego del riconoscimento dello status di rifugiato "permangono le perplessità relative alla procedura di riesame che non presenta le necessarie caratteristiche di terzietà e imparzialità" - ha sottolinea Gianfranco Schiavone, vice presidente di ICS. "Così come la possibilità di rimanere sul territorio italiano, nel caso di ricorso davanti al giudice, è vincolata a una decisione discrezionale del Prefetto e comunque prevede un trattenimento all'interno di centri di permanenza temporanea". "Troviamo assolutamente inaccettabile l'atteggiamento del Governo italiano che si ostina a non adottare serie strategie che garantiscano il rispetto degli standard minimi di accoglienza fissati a livello internazionale per i richiedenti asilo" - ha aggiunto Loris De Filippi di MSF. La campagna "Diritto all'asilo" auspica quanto prima l'approvazione da parte del Parlamento italiano di una legge che disciplini, in maniera puntuale e rispettosa delle convenzioni internazionali e della Costituzione italiana, la delicata materia del diritto di asilo e garantisca finalmente piena protezione a chi è perseguitato e torturato per le proprie idee, per il proprio credo religioso o per la propria nazionalità o colore della pelle. [AT]

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