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Diritti umani negati in Thailandia
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La Thailandia si sta avviando verso uno stato di polizia, questa la dura dichiarazione degli attivisti per i diritti umani del Paese. Somchai Homla-or, direttore di Forum-Asia denuncia come gli oppositori del governo di Thaksin Shinawatra siano perseguitati e uccisi. Particolarmente critici sulla politica estera, gli attivisti thailandesi per i diritti umani non condividono la forte opposizione del Governo nei confronti dei rifugiati politici birmani, membri del movimento pro-democrazia. La loro opposizione viene tuttavia scoraggiata, anche con minacce di morte. "Se nel passato gli oppositori del Governo erano considerati comunisti" - sostiene Vanida Tantiwittayapitak, consigliere dell'Assemblea dei poveri - ora vengono definiti terroristi o trafficanti di droga". Intanto sono migliaia gli ecologisti che opponendosi al progetto della costruzione di un gasdotto tailandese-malaysiano si sono riuniti nella cittadina di Chana per chiedere la cancellazione totale del progetto. Anche la Commissione Tailandese sui Diritti Umani e una commissione parlamentare hanno chiesto al governo di ritardare la realizzazione del progetto per condurre i dibattiti pubblici e gli studi ambientali. Ma il Primo Ministro Tailandese, dopo aver incontrato quello Malaysiano, ha detto che farà il possibile per accelerare la costruzione del gasdotto.
Pubblicato il: 05.09.2002 " Fonte: » The Nation, Assemblea dei poveri, Forum-Asia;