Dieci anni di liberismo: l'Europa in s/vendita

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L'Europa sempre piu' polarizzata, smembrata e in vendita. E' questo il leitmotiv dei vari interventi del seminario "Dieci anni di liberismo: l'Europa in s/vendita" del Forum sociale di Riva del Garda tenutosi nella mattinata di oggi. I relatori hanno affrontato le questioni e le conseguenze del liberismo da diverse prospettive che spaziavano dalla macroeconomia, alla medicina, al settore dell'educazione.

"E' la natura parassitaria del capitale, nelle mani di pochi eletti e la privatizzazione dei principali servizi pubblici che, settore per settore sta interessando gradualmente i vari paesi dell'Europa producendo crisi sociali di gravi dimensioni" - hanno esordito Emiliano Brancaccio, docente di macroeconomia e il rappresentante di Attac di Berlino, Sasha Kimpel.

"In questo modo", sottolineano Piero Bernocchi (Cobas scuola) e Barbara Galmuzzi (Medici senza froniere e Campagna per l'accesso ai farmaci essenziali), "viene indiscriminatamente mercificata l'educazione, mentre la malaria uccide un milione di persone all'anno e in Kenya la previdenza sociale puo' coprire le spese sanitarie fino a un massimo di soli tre dollari a paziente".

"E' l'arroganza dei piu' ricchi e potenti", ha concluso Aileen Kwa (Focus on the Global South, Tailandia), "che si sono autoeletti padroni dell'universo: ancora una volta, il mercato viene prima della salute, il denaro prima delle persone, l'interesse al di sopra della vita, contro cui si sono levati appelli decisi, diretti alle piu' disparate sfacettature del Movimento dei movimenti, per la coesione e l'azione congiunta".

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