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Desaparecidos Messico: urgente indagare con prospettiva di genere
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Foto: Jorge Mejía da Flickr
Il Messico è uno dei Paesi più ostili al mondo dove essere donne a causa dei suoi altissimi tassi di violenza, insicurezza e disuguaglianza di genere. Secondo dati ufficiali, nel 2022 sono state registrate 3.754 donne morte; di queste, solo 947 sono state indagate come femminicidi.
La diffusa impunità in cui permangono questi crimini va di pari passo con la riluttanza generalizzata delle autorità a indagare sui delitti contro le donne adottando una prospettiva di genere. Questo vale sia per i casi di molestie e stupro, sia per quelli di sparizione forzata, una delle più estreme violenze di genere.
Desaparecidos Messico: i dati
Il Messico continua a soffrire di una crisi di sparizioni forzate aggravata da un’arretratezza cronica in materia forense, con più di 50,000 corpi non ancora identificati che giacciono negli obitori o in fosse comuni. Secondo dati del Registro Nacional de Personas Desaparecidas y No Localizadas, dal 1964 ad oggi le persone desaparecidas sarebbero più di 112.500. Di queste, un quarto sono donne.
La strategia di militarizzazione della sicurezza pubblica, in atto dal 2006 con la cosiddetta guerra al narcotraffico, ha determinato un aumento delle gravi violazioni dei diritti umani, colpendo uomini e donne in modo diverso. In particolare, la sparizione forzata di donne, specialmente di bambine e adolescenti, è progressivamente cresciuta a livello nazionale.
Vittime perché donne: le sparizioni forzate in Messico
La progressiva femminilizzazione del fenomeno della sparizione forzata è profondamente connessa all’aumento di crimini come il femminicidio, lo stupro, la tratta di persone, le molestie sessuali, la violenza domestica. Molte donne, infatti, sono vittime di questo delitto di lesa umanità proprio perché sono donne: i loro casi dovrebbero quindi essere indagati adottando una prospettiva di genere.
Emanuela Borzacchiello, collaboratrice di Osservatorio Diritti e docente dell’Università Autonoma Metropolitana di Città del Messico, spiega che indagare con una prospettiva di genere significa concentrarsi non solo sull’ultimo crimine di cui la donna è stata vittima, ma anche scoprire e analizzare la concatenazione di violenze che ha vissuto anteriormente.
È fondamentale, inoltre, prendere in considerazione i cambiamenti che avvengono nei territori. Se, per esempio, un determinato contesto diventa un punto chiave per il traffico di droga, la violenza contro le donne tende a intensificarsi...