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Danubio, l'Europa si incontra: Vienna, Bratislava e Budapest
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Vienna, Bratislava, Budapest. Sono già tre le tappe toccate in questi giorni da "Danubio, l'Europa si incontra", 'carovana fluviale' da Vienna a Belgrado promossa dall'Osservatorio sui Balcani e dai suoi partner per discutere d'integrazione dei Balcani nel sud est Europa e di Europa dal basso.
A Vienna l'inaugurazione ufficiale, lo scorso 12 settembre. In rappresentanza della città di Vienna, Jurgen Wutzhofer, ha ricordato i fortissimi legami che uniscono Vienna alle altre città dell'area danubiana. "Ne è testimonianza non solo la rete di scambi esistenti sia in campo culturale che sociale ed economico, ma anche più concretamente i 150.000 abitanti della capitale austriaca che provengono dai paesi della ex Yugoslavia". Il migliore augurio è arrivato dall'Ambasciatore italiano presso l'OSCE. "Negli ultimi dieci anni i confini europei sono stati modificati. Ora devono essere rimossi".
Bratislava, capitale della Slovacchia, in attesa nel maggio del 2004 di entrare nell'Unione Europea è stata invece la sede di un seminario sul commercio equo. Le relatrici erano attiviste di Fair Trade Slovacchia, CTM-Altromercato, EZA Dritte Welt. Proprio l'esempio della Slovacchia e delle associazioni che da soli due anni a Bratislava hanno iniziato a lavorare in questo campo, ha aiutato a superare lo scetticismo iniziale, mostrato soprattutto dai rappresentanti del sud est Europa - che avevano sottolineato come i Balcani probabilmente nel commercio equo non sono né produttori né potenziali consumatori - mostrando che anche lo sviluppo del commercio equo verso e attraverso l'Europa può davvero contribuire alla integrazione dal basso del continente, al suo sviluppo, abbattendo i confini in modo 'solidale'.
Sezendre, a pochi chilometri da Budapest, è stata invece la sede di un incontro su ambiente ed allargamento europeo. I promotori Legambiente, Comitato per un contratto mondiale sull'acqua e l'organizzazione internazionale REC, che proprio a Sezendre ha la propria sede. Il seminario è stato organizzato con la consapevolezza che la questione ambientale non può che essere affrontata in chiave regionale. "L'ambiente è certamente tra le materie più complesse e problematiche nel quadro del processo di integrazione europea" chiariscono da Legambiente "l'ingresso nell'Unione Europea rappresenterà per i Paesi candidati, allo stesso tempo, un vincolo e un'occasione. Un vincolo perché dovranno recepire legislazioni ambientali molto più rigide di quelle attualmente vigenti nei loro Paesi, un'occasione perché potranno contare su nuove risorse per bonificare e tutelare le loro risorse naturali".
Dopo Budapest la carovana proseguirà per Vukovar, Novi Sad ed infine Belgrado. [DS]
Fonti: Osservatorio sui Balcani, Legambiente;