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Dall'UE appelli sulle violenze di Israele
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A pochi giorni dalla giornata della memoria, anniversario della liberazione dei campi nazisti, il governo di Israele è stato accusato di aver distrutto la gran parte degli aiuti (467 milioni di € tra il '99 e 2001), tra cui una scuola, un aeroporto e un sistema d'irrigazione finanziato dall'Unione Europea. Chris Patten, Commissario degli affari esteri europeo ha chiesto a Israele se "cerca la sicurezza distruggendo tutto quello che con l'assistenza dell'UE è stato costruito". Non mancano gli appelli per una risoluzione del conflitto. L'organizzazione Monitor denuncia che le truppe israeliane stanno gradualmente invadendo le aree ad autonomia palestinese, quindi chiede una presenza della società civile come osservatori. Anche Noh Salameh direttore del Centro per la riconciliazione e la risoluzione dei conflitti lancia un appello di speranza, nonostante sia stato recluso per quindici anni nelle carceri isreliane. Un gruppo di ebrei pacifisti infine riconoscono la politica di Sharon come provocatoria e sottolinea la necessità di un intervento esterno e in particolare quello USA. Secondo il quotidiano statunitense Washington Post, inoltre, l'amministrazione Bush sta pensando di tagliare del tutto i ponti con l'Autorità nazionale palestinese, lasciando via libera alle truppe di Sharon.
Pubblicato il: 25.01.2002
" Fonte: » Carta, Indymedia Israel, Monitor, ZabrinskyPoint;
" Approfondimento: » Action for Peace, Piattaforma Palestina, Dossier Medio Oriente, Campagna Palestina;