Daghestan: liberata Nina Davydovich

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E' stata liberata in Daghestan/Cecenia, dopo 168 giorni di prigionia, Nina Davydovich, responsabile di Druzhba (organizzazione non governativa russa). Medici Senza Frontiere (MSF) dà notizia della liberazione con la speranza che anche Arjan Erkel, capo-missione di MSF in Daghestan , rapito anch'egli solo pochi giorni dopo il sequestro di Nina, venga liberato al più presto. Intanto riesplode la violenza nella provincia russa del Caucaso: le truppe federali e la polizia locale continuano a subire quotidiane perdite a causa dei continui attacchi dei ribelli ceceni. La situazione è quanto mai spinosa se si considera che la guerriglia non è costituita da un fronte unico, ma piuttosto da una varietà di fazioni, gran parte delle quali legate a traffico di droga, sequestri di civili, contrabbando e terrorismo internazionale. Molti "signori della guerra", infatti, rifiutano il negoziato in modo assoluto ed intendono proseguire la lotta armata dietro ai cospicui finanziamenti provenienti dal fondamentalismo di altri Paesi.
Pubblicato il: 10.01.2003
" Fonte: » MSF, Fidh, Warnews;
" Approfondimento: » Civic Assistance Committee, Comitato Ceceno Parigi;

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