Critiche all'UNHCR nel ritorno degli afgani

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"L'Unhcr dovrebbe smettere di incoraggiare il rimpatrio dei rifugiati afgani non potendone garantire un ritorno sicuro e nel rispetto dei diritti umani". È questo il parere di Human Rights Watch e Amnesty international che hanno sottolineato il bisogno di protezione dei rifugiati e denuciato la politica dell'Unhcr, l'Alto comissariato delle Nazioni unite per i rifugiati, da mesi impegnata ad incoraggiare e a promuovere il rimpatrio. Le ricerche effetuate da Human Rights Watch negli ultimi mesi rivelano che la situazione in Afghanistan è ancora estremamente instabile e che esiste tuttora per alcuni gruppi etnici il rischio di persecuzione. In un rapporto pubblicato ieri Amnesty International chiede a Unhcr di chiarire la posizione "ambigua": UNHCR "risulta incoraggiare gli stati affinché favoriscano il ritorno mentre continua ad affermare di non promuoverlo". Di recente la sezione italiana di Amnesty International ha accolto con favore la nomina di Vieira de Mello a nuovo alto commissario per i diritti umani e l'adozione di un protocollo sulla tortura. In Cina, rivela inoltre Amnesty, le esecuzioni e il ricorso alla tortura, rischiano di aumentare in seguito alla sempre più cruenta campagna anticrimine "colpite duro" condotta dalle autorità cinesi. Dall'8 luglio sono state circa 50 le condanne a morte emesse e almeno 25 quelle eseguite. Questa nuova ondata di esecuzioni ha fatto seguito a quella del 26 giugno, Giornata internazionale contro la droga, celebrata in tutta la Cina con numerose decine di esecuzioni.
Pubblicato il: 26.07.2002 " Fonte: » Human Rights Watch, Amnesty International, Alto Commissariato per i Rifugiati dell'ONU;
" Approfondimenti: » Return to Afganistan - UNHCR, IRIN - Umanitarian Office ONU;

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