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Corte Penale Internazionale senza USA
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La Corte Penale Internazionale (CPI) "è in vigore" grazie alle ratifiche di oltre 60 paesi e "funzionerà anche senza gli Stati Uniti". Con 23 voti a favore, 21 contrari e nove astenuti l'assemblea per i Diritti Umani dell'Onu ha accettato la mozione presentata dall'Uruguay di condanna alla politica dell'Havana. "E' la goccia che fa traboccare il vaso" ha dichiarato il leader cubano nel corso di una conferenza stampa in cui ha chiamato il presidente uruguayano Battle "presidente genuflesso ai piedi degli Stati Uniti". La decisione di Beattle ha incontrato tuttavia critiche molto aspre anche in Uruguay. Ma qual è stato - si è domandata l'opposizione uruguayana - il costo del "tradimento"? Il governo avrebbe presentato la risoluzione contro Cuba allettato dalla prospettiva di un trattato di libero commercio con gli Stati Uniti per il quale sarebbe stato già firmato il protocollo di avvio dei negoziati e dalla promessa di Bush di comprare un quantitativo superiore di carne uruguayana. Nel frattempo, il Fondo Monetario Internazionale sta studiando la richiesta del governo uruguayano per accedere ad un ennesimo prestito. Il dissenso nei confronti del governo cubano riguarda comunque quasi tutti i paesi del centro-sudamerica dove il tasso di povertà cresce a dismisura e le richieste di garanzie anche. Il ministro cubano Felipe Perez Roque ha dichiarato che "la Commissione Diritti Umani è oggi più divisa che mai e minacciata di discredito, essendo strumento degli interessi di dominazione degli Stati Uniti e dei loro alleati".
Pubblicato il: 07.05.2002
" Fonte: » Selvas, Adista, Fondazione Pasti;