Convenzione Onu Diritti Minori: 'maggiorenne' in Italia, i rischi del ddl sicurezza

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Oggi, 27 maggio, è il 18mo anniversario della ratifica da parte dell'Italia della 'Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia' (Convention on the Rights of the Child - CRC). Per l'occasione il Gruppo CRC - un network di 79 associazioni del terzo settore coordinato da Save the Children Italia - sottolinea con un comunicato la necessità di "porre la tutela e la promozione dei diritti dell’infanzia nell’agenda politica e indica gli interventi e azioni prioritarie".

"La strada da fare è ancora in salita perché non siamo ancora al punto di poter dire che a tutti gli oltre 10milioni di minori che vivono in Italia sia garantita la piena tutela di tutti i diritti sanciti dalla Convenzione" - afferma Arianna Saulini, portavoce del Gruppo CRC. Il Gruppo presenterà il prossimo novembre un rapporto di monitoraggio sullo stato di attuazione della Convenzione in Italia, supplementare a quello che il governo italiano ha da poco presentato alle Nazioni Unite. "Le raccomandazioni del Comitato Onu all’Italia sull’attuazione generale della Convenzione non sono ancora pienamente attuate" - sottolinea la portavoce.

Le associazioni del Gruppo CRC chiedono innanzitutto "un più efficace coordinamento nell’applicazione delle politiche per la promozione e la tutela dei bambini, in particolare attraverso l’Osservatorio nazionale infanzia e la Conferenza Stato-Regioni, anche al fine di garantirne maggiore uniformità sull’intero territorio nazionale". E soprattutto "la non più rinviabile istituzione di un 'Garante nazionale per l’Infanzia' - la cui istituzione è al momento al vaglio in Parlamento - e dei Garanti Regionali che attualmente sono stati nominati solo in cinque Regioni - Veneto, Marche, Lazio, Molise, Campania - e la definizione e adozione del nuovo Piano nazionale per l’infanzia": l'ultimo risale al biennio 2002-2004.

Le associazioni evidenziano inoltre che "i tagli effettuati sulle politiche sociali avranno anche un impatto sui minori, benché sia difficile da quantificare dato che non è definita l’entità della somma pubblica stanziata dai ministeri e dicasteri competenti". E circa il coordinamento delle politiche e azioni in favore dei bambini, "continua a destare preoccupazione la compresenza di vari organismi interministeriali con il rischio di sovrapposizioni o di rallentamenti burocratici dovuti anche alla frammentazione delle competenze tra le diverse amministrazioni".

Infine il Gruppo CRC chiede che "sia valutata la conformità ai principi sanciti dalla Convenzione delle leggi all’esame del parlamento, ad esempio del 'Ddl Sicurezza' (Ddl 2180), appena approvato alla Camera ed ora al vaglio del Senato". "Alcune norme del Ddl - sottolinea la portavoce - rischiano di compromettere seriamente i diritti garantiti dalla Convenzione, tra cui il diritto alla salute e all’istruzione, il diritto alla protezione e allo sviluppo di tutti i minori stranieri aventi uno o entrambi i genitori irregolarmente presenti in Italia, dei minori stranieri non accompagnati e dei minori trattenuti all’interno dei CIE in quanto erroneamente riconosciuti come maggiorenni o al seguito dei genitori".

In occasione della Giornata, Unicef Italia e RaiTre hanno presentato un concorso video per la realizzazione di "cortissimi" da un minuto che raccontino il diritto alla partecipazione. Il concorso dal titolo "Un minuto di diritti" è collegato al concorso internazionale Oneminutes Junior e prevede la realizzazione di video di 60 minuti che raccontino in maniera creativa ed originale il diritto alla partecipazione. Il Ministero dell'Istruzione ha aderito all'iniziativa e promuoverà il concorso in tutte le scuole attraverso i suoi canali di comunicazione. [GB]

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