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Contro "l'informazione di guerra"
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In una lettera aperta indirizzata ai direttori di Rai e Mediaset l'Arci rileva come "i programmi che promuovono la guerra, nelle reti Rai e Mediaset, abbiano superato ogni misura… stracciando ogni codice etico di giornalismo". Critica nei confronti "dell'intrattenimento bellico" è anche l'Associazione "Il Paese delle Donne" che nota come la scelta di ricorrere a numerose croniste di guerra sia finalizzata a "rendere la guerra più gentile, perchè le donne hanno la nota sensibilità nel commentare gli avvenimenti che rende meno sgradevole il tutto agli stomaci pronti per la cena". Una riflessione approfondita sul ruolo dei media e sul mestiere dei professionisti dell'informazione (giornalisti, fotografi, editori) in tempo di guerra, viene proposta sempre sabato 29 marzo nel convegno "Raccontare la guerra per educare alla pace" organizzato da Cesvi, Vita e Cocis nell'ambito della manifestazione internazionale "Orvieto Fotografia".