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Congo: difficile il dialogo per la pace
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Il 25 febbraio scorso hanno avuto avvio a Sun City (Sudafrica) i lavori del 'Dialogo intracongolese'. Molte le attese riguardo a quest'incontro che, sia le istituzioni internazionali, le chiese e soprattutto la popolazione civile, si augurano conduca a un processo di pace duratura. La pressione popolare sui rappresentanti che prendono parte al dialogo si è fatta sentire anche attraverso le emittenti televisive e radiofoniche. Stando agli organizzatori, i colloqui di Sun City dovrebbero durare oltre 40 giorni e di certo l'avvio non è stato semplice: Jean-Pierre Bemba, leader del Movimento di liberazione del Congo (Mlc), ha rifiutato la presenza al tavolo delle trattative dei rappresentanti 'mayi-mayi', le milizie filogovernative formalmente assimilate a gruppi dell'opposizione. Difficoltà pone anche la presenza nella sede dei negoziati di responsabili politici e militari di Rwanda e Uganda, i due grandi alleati della ribellione che controlla la parte orientale del Congo e che il ministro degli esteri Leonard She Okitundu ha definito inaccettabile. Intanto il governo di Kinshasa ha proclamato un "cessate il fuoco unilaterale" nella zona di Moliro (nel Katanga settentrionale) per "l'impatto negativo che sui negoziati intracongolesi di Sun City potrebbe avere un combattimento in cui le forze governative fossero contrapposte a unità dell'esercito ruandese e ad elementi della Coalizione democratica congolese", ma nella zona del Sud Kivu non accennano a diminuire gli scontri, le uccisioni e le violenze.
Pubblicato il: 02.03.2002
" Fonte: » allAfrica.com, Misna, Chiama L'Africa;
" Approfondimento: » Dossier Grandi Laghir;






