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Conclusioni della 1° Giornata Nazionale della Finanza Etica
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E' stato presentato durante la 1° Giornata Nazionale della Finanza Etica il manuale del consumatore etico e solidale, prodotto dall'Associazione Finanza Etica e che sarà distribuito dalle Botteghe del Mondo e Altreconomia.
I lavori del convegno si sono poi incentrati sul ruolo delle banche che si sono trasformate da centri di raccolta del risparmio in intermediari finanziari, in senso speculativo, tagliando cioè risorse a molte iniziative di piccola e media impresa (L'ONU ha calcolato che sono 500 milioni nel mondo le piccole medie imprese a cui le banche non concedono più prestito). La rappresentante della Regione Emilia Romagna, Daniela Guerra ha auspicato poi un cambiamento nel ruolo degli enti locali, proponendo che: "dove essi concedono un finanziamento, chiedano in cambio un comportamento etico". L'economista Roberto Burlando proseguendo nell'analisi ha aggiunto: "abbiamo 5 anni di tempo per cambiare questo modello di sviluppo e dobbiamo sostenere la libertà di scegliere non solo i beni da acquistare ma anche il mondo in cui vogliamo vivere" si è quindi rivolto ai colleghi professori e docenti universitari ammonendo che "se si continua a insegnare agli studenti quell'economia insostenibile, dove l'unico principio è la massimizzazione del profitto quale futuro ci aspetterà?" Alessandro Messina, direttore di Lunaria ha concluso i lavori notando che esistono iniquità enormi nel sistema economico-sociale e non solo nel Sud del Mondo, ma anche in Italia dove il 10% della popolazione gestisce più del 50% delle risorse. "Oggi" conclude Messina "si riscopre il vero senso e dignità della politica partecipata e si sente nell'aria una forte richiesta di giustizia economica e sociale e la finanza etica può essere uno degli strumenti per ottenerla".