Comunità e coscenza di sè come basi dell'economia gandhiana

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Romesh Diwan, econometrista gandhiano, ha illustrato l'esperienza indiana di un'economia basata sul "radicamento nella cultura, la responsabilità e il rispetto dei diritti, la condivisione e la cooperazione invece della competizione". La famiglia e la comunità sono i valori principali, uniti a una spiritualità che non è necessariamente religiosa quanto la "coscienza di sé". Diwan ha proposto due tasse per andare verso l'economia gandhiana: una progressiva sui consumi e l'altra sulla pubblicità.

Romesh Diwan:
In questi giorni di crisi internazionale del sistema finanziario - dalla Enron in poi - in cui il consenso di Washington (BM, FMI e WTO) dettano le regole, parlare di Finanza Etica può sembrare un ossimoro, ma ammiro tutti voi che siete qui per discutere e praticare un altro modo di vivere.

Vi voglio parlare di un sistema economico che forse potrebbe soddisfare anche le problematiche che Francuccio ha così bene esposto. Ho dato come titolo al mio intervento "Economia Gandhiana, Finanza Etica e i Sud del Mondo.

Ho cinque proposte:
1) Il sud del mondo è un'altra forma di definizione della povertà, conseguenza del sistema economico-finanziario di sfruttamento
2) La povertà ha cause sia all'interno di un paese sia a livello globale
3) La Finanza Etica è una maniera per ridurre la povertà
4) L'economia gandhiana è una condizione necessaria per la fondazione di organizzazioni di finanza etica, perché è basata sulla potenza dello spiritualismo e della ricchezza relazionale.
5) Due elementi dei sistemi di economia gandhiana sono particolarmente rilevanti: la natura della produzione che promuove "lavoro-definito-dall'amicizia" e un consumo che è "benefico".
Lo sfruttamento e la povertà si fonda su tre prospettive:
il primo concetto è quello di Amartya Sen, in cui i poveri vengono definiti come vittime di privazioni. Il concetto di Ivan Ilych è quello dei poveri come vittime di degrado. Il concetto di Gandhi è che i poveri sono i dominati e sfruttati (nella sua analisi dello sfruttamento elite-massa)

Il capitale finanziario e lo sfruttamento: Avete tutti sentito parlare di Joseph Stiglitz, vincitore del premio Nobel in economia nel 2001, nel suo libro parla del consenso di Washington (un pacchetto di politiche di politiche di mercato imposte da FMI e Banca mondiale sulle nazioni).

Ineguaglianza: nell'ultimo rapporto dell'ufficio del Censo statunitense sulla povertà, si dice che per la prima volta in 8 anni, il numero di americani che vivono in povertà è cresciuto da 1,3 milioni l'anno scorso a 32,9 milioni, mentre la quinta parte della popolazione più ricca riceve metà del reddito del quinto più povero messo insieme.

Negli USA, l'1% degli azionisti ha il 47% di tutte le azioni, mentre l'80% ne possiede solo il 4,1 %.

Finanza Etica

Finanziamenti etici o socialmente responsabili usano criteri per la selezione di progetti basati su considerazioni negative (come evitare industrie che producono e distribuiscono alcool, pornografia, aremi, pellicce, gioco d'azzardo o che lavorano con regimi di tipo autoritario o razzista come l'apartheid) - e anche considerazioni di tipo positivo (come riduzione dell'inquinamento, promozione dell'impiego e delle relazioni industriali, diritti dei minori, lavoro ecologico o socialmente desiderabile.

La finanza etica si può però localizzare in un modo più serio all'interno dell'economia gandhiana - che appartiene allo spiritualismo (consapevolezza di sé, che non ha a che fare con una particolare religione o credenza). Gli esseri umani non sono semplice "materia" nella forma di un corpo fisico e una mente, ma possiedono anche un'anima (atman). Poiché la spiritualità manifesta un ordine in modo essenziale, si occupa di una realtà basata su tale ordine. L'obiettivo fondamentale è aiutare gli esseri umani a raggiungere il loro potenziale completo attraverso una condotta morale.

Giustizia come etica o potenza dello spiritualismo
L'economia gandhiana è necessariamente diversa, alternativa alle economia esistenti: di sinistra,marxista, liberista, di destra, ecc. Sia l'economia capitalista sia quella marxiana vanno da sinistra a destra di un quadrante; la spiritualità aggiunge un'altra dimensione, quella della vita, che cambia fondamentalmente una materia inanimata, aggiungendo una dimensione verticale che introducono rapporti rispetto allo spiritualismo ontologico, radicamento nella cultura, responsabilità rispetto ai diritti, minimizzazione e non max negli scambi di mercato, condivisione e cooperazione invece della competizione. I suoi costrutti sono famiglia e comunità e non il semplice raggiungimento di un equilibrio o di una crescita infinita.

L'economia dominante non ha risolto nessuno dei problemi della maggior parte delle popolazioni, al contrario ha creato ulteriori crisi e disuguaglianze.

Negli stati uniti la situazione è ben diversa secondo gli indicatori che si usano. Vi è un nuovo indice, quello del progresso reale, o GPI (genuine progress index). Il benessere negli stati uniti è salito dal 1949 al 1973, poi c'è stato un calo che continua a tutt'oggi, nonostante 50 anni di crescita economica costante. Ciò dimostra che abbiamo bisogno di un nuovo sistema economico, basato su un riscontro effettivo del benessere.

Ideologia dominante dell'economia gandhiana è la verità e il principio motore è la nonviolenza: la verità in azione. I fini sono contenuti nei mezzi e quindi i mezzi sono importanti alla stessa stregua dei fini. Sono dell'opinione che l'economia gandhiana sia molto pratica. Due sono le politiche principali: il governo deve essere essenzialmente molto decentralizzato; il metro deve essere non il profitto ma invece come rafforzare la famiglia e la comunità, e attraverso questa il carattere e il comportamento delle persone.

Lo spiritualismo offre un'immagine più alta degli esseri umani: ci dice che non siamo solo persone fisiche ma il nostro se è "divino". La vita organizzata secondo questo principio ci definisce come una serie di relazioni con tutto il resto dell'universo. La vita spirituale si riferisce a quella quotidiana, per qualsiasi campo - definisce la ricchezza relazionale.

Espongo adesso due concetti da un libro in cui ho articolato meglio queste proposte: La produzione nell'economia gandhiana si basa sul principio dell'interesse affettivo: a) esercizio di una forza, b) realizzazione di qualcosa. Cos'è il lavoro? Esercizio della forza da parte di chi? Realizzazione di cosa definito da chi? Ci sono due parti coinvolti, uno chiamato A che esercita la forza (chiamiamolo operaio), il secondo, B, che definisce il compito da fare (padrone, generale,ecc). La natura del lavoro dipende dal rapporto tra A e B. Vi sono due tipi di rapporti definiti secondo il principio del rapporto di una relazione affettiva. 1) relazione famigliare tra A e B (es. lavoro definito dal seno della famiglia), 2) relazione definita da un estraneo. L'economia si compone di 3 diversi tipi di produzione: i valori d'uso, e poi nel lavoro definito dall'estraneo il valore di scambio definito dal mercato - i valori di minaccia, come le armi, p.e. L'economia migliora se ci sono più valori di uso e meno valori di minaccia.

Il consumo nell'economia gandhiana
Anche il consumo può essere classificato secondo criteri come:
- possibilità di scelta o mancanza della stessa
- monopolio radicale contro monopolio non radicale, consumo e consumo eccessivo.

Questo eccesso di consumo è diventato una malattia seria negli stati uniti

Infine, ho due proposte dalla politica economica gandhiana: una tassa progressiva sui consumi e una tassa sulla pubblicità,

La società occidentale è diventata una società di massa atomizzata (frammentata). La democrazia politica è diventata semplicemente un conto del numero di persone.
Sostanzialmente all'interno delle stanze decisionale si traduce nei termini degli obiettivi di un'elite invece di una politica popolare. La visione gandhiana ha un approccio organico o comunitario. L'uomo è trattato non come un granello di sabbia inorganico ma come una cellula vivente di un organismo più grande.

Fonte: Unimondo

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