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Chi decide dei diritti umani
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L'attesa missione in Cina del presidente americano è imminente e Human Rights Watch invita Bush a porre in primo piano nei colloqui con la Cina il rispetto dei diritti umani e delle libertà di espressione e religione. Anche Mary Robinson, commissario Onu per i diritti umani, esprime la sua preoccupazione per i soprusi che, dall'11 settembre, vengono compiuti in nome della lotta al terrorismo internazionale: dagli Stati Uniti, che violano la convenzione di Ginevra nella base di Guantanamo a Cuba e nelle prigioni in Afganistan, dai russi in Cecenia e dalla Cina nella provincia del Xinjiang. "Molti si chiedono se, dopo l'11 settembre, le regole del gioco siano cambiate", ha spiegato il commissario Onu "la risposta è no. Quello che è cambiato, purtroppo, è l'atteggiamento di molti stati. E questo è preoccupante. La comunità internazionale non può sacrificare il rispetto dei diritti umani in nome della lotta al terrorismo". Anche lo scrittore Eduardo Galeano ritrae con ironica chiararezza l'attuale stato dei diritti umani nel mondo, partendo dalla partecipazione dell'accentratrice monarchia dell'Arabia Saudita alla Commissione dei diritti umani delle Nazioni Unite, passando per il ruolo del Presidente afgano Hamid Karzai ex dipendente dell'impresa petrolifera statunitense Unocal, fino alla critica al giornalista Jonathan Alter che dopo il crollo delle torri, senza peli sulla lingua, raccomandava la tortura.
Pubblicato il: 19.02.2002
" Fonte: » Mondo Aperto, Human Rights Watch, Oneworld;