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Check up peticidi: la campagna europea al via anche in Italia
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Foto: Unsplash.com
L’inquinamento da pesticidi è pervasivo e persistente in tutte le matrici ambientali ed è una delle principali cause di perdita della biodiversità a livello europeo e le oltre 400 sostanze chimiche di sintesi autorizzate in Europa per l’uso in agricoltura rappresentano anche una seria minaccia alla salute umana causando ogni anno circa 11.000 decessi prematuri e malattie croniche.
Per stimolare soluzioni efficaci a questo serio problema ambientale la Coalizione italiana Cambiamo Agricoltura (Associazione Consumatori ACU, AIDA, AIAB, AIAPP, Associazione Italiana Biodinamica, CIWF Italia Onlus, FederBio, ISDE Medici per l’Ambiente, Legambiente, Lipu, Pro Natura, Rete Semi Rurali, Slow Food Italia e WWF Italia).lancia anche in Italia la Campagna “Check Up Pesticidi” promossa a livello europeo da Good Food Good Farming, un’ampia alleanza europea di Associazioni a nata per promuovere la transizione ecologica dell’agricoltura e sensibilizzare i cittadini sui problemi causati dall’attuale modello intensivo di produzione agricola.
Cambiamo Agricoltura ricorda che «L’esposizione umana ai pesticidi può avvenire sia attraverso il contatto diretto, sulla pelle o inalato, sia indiretto attraverso il cibo o l’acqua. Tutte queste vie di esposizione umana alle sostanze chimiche usate in agricoltura possono causare effetti sia acuti sia cronici, colpendo ad es. il sistema cardiovascolare, nervoso, polmonare, endocrino e riproduttivo, come anche l’apparato digerente e il sistema epatico. Inoltre, è stato dimostrato come molte sostanze chimiche presenti nei pesticidi siano cancerogene, mutagene e teratogene. Gli effetti a lungo termine dovuti ad esposizioni croniche anche a basse dosi si possono verificare anche molto tempo dopo l’esposizione, le persone più a rischio di effetti gravi sono gli stessi lavoratori agricoli, ma anche le donne in gravidanza e i bambini. L’agricoltura con l’uso di sostanze chimiche è inoltre una delle maggiori cause della perdita di biodiversità, si stima che solo lo 0,1-5% circa dei pesticidi raggiunge gli organismi bersaglio, mentre gran parte colpisce altri organismi minacciando la sopravvivenza delle comunità biologiche e la funzionalità degli ecosistemi che le ospitano. Basti pensare che negli ultimi 30 anni in Europa la biomassa degli insetti volatori è diminuita del 75% e l’uso dei pesticidi è la prima causa di questa estinzione di massa».
La Campagna di comunicazione e sensibilizzazione “Check Up Pesticidi” vuole coinvolgere e sensibilizzare i cittadini e i decisori politici europei sulla pervasività della presenza di pesticidi e dei rischi per la salute e per farlo prevede di analizzare campioni di capelli di alcune centinaia di cittadini europei, tra cui alcuni testimonial i individuati tra personalità dello spettacolo, della cultura e della politica, per individuare residui di 30 diversi pesticidi. La Campagna vuole richiamare l’attenzione sulla «necessità di migliorare le politiche europee sull’uso dei pesticidi alla vigilia della presentazione da parte della Commissione Europa del nuovo Regolamento di attuazione della Direttiva 2009/128/CEE sull’utilizzo sostenibile dei pesticidi, annunciata per il prossimo 22 giugno. L’alleanza delle associazioni europee chiede di rafforzare le norme che proteggono le persone e la natura dall’esposizione ai pesticidi rendendo obbligatorio anche monitoraggio diffuso delle matrici ambientali (oltre all’acqua la sola ora monitorata) e delle persone per evidenziare i livelli di contaminazione delle sostanze chimiche più pericolose. I pesticidi possono infatti essere rilevati in molti luoghi intorno a noi, sono praticamente dovunque, non rimanendo solo nei campi dove si realizzano i trattamenti. Sono nell’aria che respiriamo, nella falda acquifera e nel nostro cibo»...