Capodanno cinese: 100 milioni di persone in viaggio

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Sabato scorso è iniziata la corsa che, come ogni anno, dà il via alla migrazione più grande del mondo. In questi giorni fino a fine febbraio, in Cina si muoveranno almeno un centinaio di milioni di persone. siamo infatti vicini al Capodanno cinese: quest'anno il passaggio dalla vecchia alla nuova luna avverrà fra la notte del 9 e il 10 febbraio. Stando al calendario lunare il nuovo anno che sarà simboleggiato dall'animale mitologico del serpente. Questa ricorrenza è la festa per antonomasia, si può affermare che è “la” festa del popolo cinese. La denominazione corretta è Festa di Primavera Chunjie, che ogni anno cade fra il 21 gennaio e il 19 febbraio. Come ogni “Capodanno cinese” nella notte fra sabato e domenica la Luna si allineerà con il Sole e la Terra, completando il suo cammino, durato 354 giorni.

Le tradizioni ed i festeggiamenti non variano tanto di zona in zona ma piuttosto di status in status. Il popolo contadino festeggerà in modi e usi differenti. Al di là dell'accessibilità economia a particolari o banali celebrazioni, ciò che distingue gli stili sono piuttosto leggende e credenze.

Chi appenderà il famoso “Fu” (termine che indica fortuna) fuori dalla porta di casa, chi un'immagine quadrata con due personaggi, uomo e donna, impegnati a tener lontano spiriti ed energie negative. Chi invece una poesia tipica formata da 2 frasi scritte in verticale, da leggere da destra verso sinistra e dove la prima, quella di destra appunto, riporterà caratteri da pronunciare in 2 toni, l'altra invece nelle altre 2 restanti tonalità (la lingua cinese ha 4 toni). Chi pulirà casa perfettamente, chi dipingerà le mura, chi getterà indumenti vecchi inutilizzati. Chi eviterà la carne, chi di carne ne mangerà in abbondanza. Tutti si scambieranno piccoli doni in denaro solitamente in buste rigorosamente rosse, molti scoppieranno petardi, tanti parteciperanno alla danza del leone e quasi tutti penseranno alla leggenda del mostro Nian che è solito arrivare nella notte del passaggio dal vecchio al nuovo, e proprio quel baccano di fuochi d’artificio e ringhio di leone aiuterà a scacciare questo personaggio leggendario.

Moltissimi viaggeranno. “2013.01.07”: il sito del Ministro dei trasporti ha ufficializzato il 7 gennaio come la data d'inizio delle vendite dei biglietti online o via telefonica. Sempre sulla stessa pagina viene riportato che sabato 26 gennaio sarà il primo giorno di spostamento per chi - con biglietto - vorrà partire verso terre natie. Qualche giorno fa dunque è partita quella che il mondo chiama “Spring Festival travel rush”.

Sabato scorso a Canton (capitale della provincia del Guangdong) si sono mossi 130 mila passeggeri. Nella stazione sono stati adibiti a sale di attesa 7.200 metri quadrati in più agli abituali spazi e ben 2.800 destinati ad ospitare altre biglietterie. Anche in aeroporto si sono contati circa lo stesso numero di viaggiatori, che hanno fatto muovere 1.100 voli. Domenica invece le stime parlavano di 5 milioni e mezzo di cinesi in viaggio, solo contando chi del treno ha fatto il proprio mezzo di ritorno. Insomma un vero e proprio esodo dal lavoro e dallo studio verso luoghi e sapori natii.

Complessivamente, nei 40 giorni di enormi spostamenti (26 gennaio – 4 marzo), le statistiche quest'anno prevedono 3 miliardi e mezzo di passeggeri, circa l'8% in più rispetto all'anno scorso. Del totale il 6% viaggerà in treno, l'1% in aereo e tutti gli altri in macchina o autobus. Jin Jushu, un bigliettaio intervistato dalla CCTV, ha detto che dal 26 gennaio il lavoro è senza sosta, turni di 12 ore al giorno al fine di coprire le 24 ore che sole e luna ininterrottamente fanno susseguire. Nella stazione di Pechino, racconta Jushu, ogni 6 minuti passa un treno - in partenza o in arrivo -, e alla normale routine si sono aggiunte 61 biglietterie vis a vis, 89 di quelle automatiche, e un canale preferenziale per tutti i lavoratori migranti e gli studenti (categoria numerosa e che usufruisce molto del treno).

La novità di quest'anno è stata annunciata venerdì dal Ministero dei Trasporti: per chi viaggia in moto o in automobile, dalla mezzanotte del 9 a quella del 15 febbraio le autostrade saranno gratuite, così come i ponti o le gallerie che normalmente sarebbero a pagamento.

Un reticolo che unisce i 4 punti cardinali, mosso e scosso, e che nel giro di qualche settimana altera l’intera grande nazione cinese. Luoghi di Cina che si svuotano e altri che si riempiono. Se si potesse osservare la Cina al cambio di luna dall'alto, l’eco sarebbe quella di suoni rilassati di città a riposo, di profumi di campagne ripopolate, e l’immagine che avremo sarebbe quella di un cielo colorato da infinite scie che correndo da nord a sud e da est a ovest, formano nuovi tetti alla grande nazione.

Tutti tornano a casa. Ci sono persone che vedono i propri figli, genitori, zii e nonni solo una volta all'anno, proprio in questa occasione. È fondamentale però leggere i dati tenendo presente le dimensioni cinesi: quasi 1 miliardo e 400 milioni di persone su un territorio di circa 9.5 mila kilometri quadrati. L'ammontare dei viaggiatori che scelgono l'aereo può sembrare elevato, ma in realtà non è che appena il 2% di tutta la popolazione. Sono pochi i cinesi che colgono la Festa di Primavera per fare un viaggio di piacere, molti invece i lavoratori che abbandonano le aziende di zone sviluppate per affrontare un lungo e difficile viaggio, alcuni di sola andata e altri con un ritorno in tasca verso medesime routine di ticchettii di turni aziendali, storie documentate dal recente film “Last Train Home” “Guitu Lieche” del regista cinese Fan Lixin (2009).

Oggi la Cina è ferma e fino ad un vicinissimo domani persino il brusio di infiniti containers nei porti più trafficati del mondo si mitigherà, assieme al popolo e alla nazione con in mano un ventaglio enorme di nuovi saperi, da noi oggi aperto solo per metà.

Francesca Bottari

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