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Cannonate italiane in Myanmar
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La foto è tratta dal quotidiano di riferimento della giunta riprodotto nel testo
di Theo Guzman
Il 2024 si è chiuso in Myanmar con una notizia che riguarda lo sviluppo di nuove armi in mano alla giunta militare che dal 2021 è in guerra con un’opposizione diffusa in tutto il Paese. Sono armi per la marina birmana che comprendono strutture e sistemi d’arma di provenienza anche europe – italiana e austriaca – oltreché israeliana, cinese, indiana e russa.
La vigilia di Natale infatti, la Marina del Myanmar ha ufficialmente varato la sua nuova eccellenza militare: la più grande fregata costruita nei cantieri navali di Thanlyin, a Sud dell’ex capitale, dove ha sede una base militare e il Centro navale di comando di Yangon. Si tratta della UMS King Thalun che monta tra l’altro un cannone multiuso Oto Melara da 76 mm (oggi di Leonardo-Finmeccanica) in grado di sparare 120 colpi al minuto. La King Talun ha visto il varo in una delle cerimonie per le celebrazioni del 77° anniversario dell’indipendenza, cui hanno partecipato il premier e capo della giunta e delle Forze armate, generale Min Aung Hlaing, vari comandanti navali e alti funzionari. Durantela cerimonia, l’ammiraglio Htein Win ha fornito dettagli tecnici sulla fregata e su altre due nuove motovedette antisommergibile classe Super Dvora assemblate con materiale navale israeliano...