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Cambogia: elezioni senza violenze ma molte pressioni
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Si sono svolte domenica scorsa le elezioni per il nuovo parlamento cambogiano. Erano presenti sul territorio numerosi osservatori internazionali per verificare la regolarità delle votazioni. Dai primi risultati il partito al potere del primo ministro Hun Sen, il Partito Popolare Cambogiano (PPC), sembra aver ottenuto un'ampia vittoria che potrebbe portarlo alla maggioranza assoluta dei voti in parlamento.
Le elezioni, importante momento di verifica nel processo di democratizzazione cambogiano, si sono svolte, a detta degli osservatori, senza le violenze e soprusi che avevano caratterizzato la precedente tornata elettorale politica ed amministrativa. Nonostante questo è stato rilevato un clima di intimidazione e la paura ha comunque pervaso la tornata elettorale. Human Right Watch sostiene che non la violenza ma altri metodi meno appariscenti sono stati utilizzati per influenzare la campagna elettorale: acquisto dei voti, intimidazioni, espulsioni dai villaggi e confisca dei beni per i sostenitori dei partiti di opposizione.
Amnesty International nel suo rapporto sulla situazione cambogiana, reso pubblico nel 2003, ha sottolineato come siano numerosi i problemi legati al rispetto dei diritti umani. In particolare l'organizzazione che si batte per i diritti umani si riferisce a violenze ed intimidazioni politiche, mancato rispetto delle norme internazionali sui rifugiati, tortura nelle carceri e impunità generale dovuta ad un fragilissimo sistema giudiziario.
I risultati elettorali definitivi saranno resi pubblici solo l'8 agosto. Nel frattempo il PPC ha già annunciato la, a suo dire, schiacciante vittoria, forte dei risultati parziali derivanti dallo scrutino del 44% dei seggi. Secondo questi primi risultati il PPC avrebbe infatti ottenuto il 50% dei consensi mentre i due principali partiti di opposizione, il FUNCIPEC (Fronte Nazionale Unito per la Cambogia), guidato dal principe ereditario Norodom Ranariddh e il SRP (Sam Rainsy Party) avrebbero rispettivamente ottenuto il 20% e il 21% dei voti. Se il PCC non dovesse riuscire a raggiungere la maggioranza assoluta sarà probabile un'alleanza con il Funcipec, come già avvenuto nella scorsa legislatura.
Fonti: Equilibri , Amnesty International, Human Right Watch, Oneworld.