Botta e risposta tra Governo e società civile

Stampa

Botta e risposta tra Governo e società civile sulla coscienza sociale e ambientale delle imprese, in occasione della IX Conferenza Regionale sull'ambiente, che si è svolta nell'ambito di Terra Futura ed alla quale è intervenuto il ministro per l'ambiente Altero Mattioli. Oggi a Terra Futura si parla di percorsi virtuosi possibili tra Enti Locali, imprese e società civile e il ministro, nel suo intervento, ha affermato che: "Finora la salvaguardia dell'ambiente e lo sviluppo del Paese hanno percorso strade parallele, senza mai un coinvolgimento reciproco. Oggi, invece, abbiamo avvicinato i due ambiti: penso, ad esempio, alla commissione sull'ambiente istituita in collaborazione con Confindustria". Il ministro ha sottolineato che "finalmente il mondo imprenditoriale ha compreso di essere coinvolto nel problema ed è cresciuta la coscienza ambientale del Paese. Lavorare insieme è una scommessa da vincere, arrivando a un punto di condivisione molto ampio tra Governo e opposizione e imparando, nello stesso tempo, a lavorare globalmente".

Ma questa strada, secondo la società civile che alla Fortezza presenta le proprie buone pratiche sulla responsabilità sociale e ambientale, è ancora molto lunga e, a livello nazionale, ci si crede ancora troppo poco.

"Per la posizione poco definita del nostro Governo sul tema della responsabilità sociale delle imprese, si è fatta molta confusione, soprattutto in Italia, tra osservanza delle leggi e filantropia, tra management illuminato e rispetto dei diritti del lavoro". Sabina Siniscalchi, già direttrice di Mani Tese e direttore della Fondazione Responsabilità Etica, risponde al ministro da questo cantiere dell'altro mondo possibile. Oltre ai boicottaggi e gli osservatori, le associazioni e i laboratori locali di energia alternativa, bioarchitettura, riciclaggio ed ecoefficienza, controllano il comportamento delle imprese. Ma possono anche aiutarle, in collaborazione con le istituzioni, ad abbattere l'impatto ambientale e sociale delle proprie produzioni. Questo è possibile, come chiarisce Siniscalchi "solo in presenza di regole chiare. Ci preoccupa, invece, che questo Governo non sembri disponibile a costruire percorsi di trasparenza e a sostenere le nuove regole che l'Onu ha recentemente varato in materia. Dobbiamo evitare che, in una globalizzazione del tutto deregolamentata, alcune imprese, invece di creare occupazione e qualità nei Paesi dell'Est Europa e del Sud del mondo, continuino a creare pochi posti di lavoro mal retribuiti, sfruttino l'ambiente, il lavoro dei bambini o il lavoro forzato".

Fonte: Metamorfosi

Ultime notizie

Il Punto - Si muore nel silenzio

19 Settembre 2025
I palestinesi sono soli, entriamo nel giorno 1.303 dall’invasione russa in Ucraina, e altrove, si muore nel silenzio dei media. (Raffaele Crocco)

La Sicilia ha sete

18 Settembre 2025
La Sicilia ha sete, e non da poco tempo. (Rita Cantalino)

L’inizio dell’offensiva terrestre israeliana e l’esodo di massa da Gaza City

17 Settembre 2025
Israele conferma che l’offensiva ha provocato un esodo senza precedenti. (Giacomo Cioni)

Dossier/ Materie prime critiche (4)

17 Settembre 2025
Oltre a quelli ambientali, l’estrazione di minerali critici comporta una serie di impatti diretti sulla vita di diversi gruppi vulnerabili. (Rita Cantalino)

Il blocco del porto di Trieste

16 Settembre 2025
Il blocco del porto di Trieste contro le armi per Israele e per l’applicazione del Trattato di pace. La mobilitazione di USB. (Laura Tussi)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad