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Bolivia: si chiude il Summit latinoamericano
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Si chiude oggi il tredicesimo Forum latinoamericano tenutosi a Santa Cruz, nell'est boliviano. Nella dichiarazione finale, sottoscritta dai 21 capi di stato e di governo che hanno preso parte al summit, l'intervento delle Nazioni Unite viene indicato quale unica modalità di soluzione dei conflitti internazionali e si invita l'Unione Europea ad eliminare le "distorsioni del mercato internazionale" legate alla protezione della produzione agricola continentale. Si è discusso anche dell'Alca, Area di libero commercio delle Americhe, imponente progetto economico voluto dall'amministrazione Bush per costituire un grande mercato, dall'Alaska alla Terra del Fuoco.
E'caratterizzato da due temi scomodi per la Spagna il documento finale emerso dal summit di Santa Cruz. I Paesi della regione latinoamericana hanno ribadito infatti la centralità delle Nazioni Unite nella soluzione delle controversie internazionali, sottolineando quindi il loro dissenso nei confronti dell'azione unilaterale USA in Iraq, alla quale il governo spagnolo ha dato pieno appoggio. Si attaccano inoltre i sussidi con i quali l'Unione Europea protegge i propri produttori agricoli. Secondo i 21 di Santa Cruz introdurrebbero gravi distorsioni nel commercio internazionale.
L'incontro a Santa Cruz è stato inoltre l'ultima occasione internazionale nella quale i rappresentanti dei Paesi della latinoamerica si sono ritrovati faccia a faccia prima della VII Riunione ministeriale sull'Alca che avrà luogo a Miami (Usa) il 20 e 21 novembre prossimi. Se quest'ultima era programmata per dare il via libera definitiva al progetto di un mercato unico dall'Alaska alla Terra del fuoco i radicali cambiamenti politici in Brasile ed Argentina sembrano aver cambiato le carte in tavola. Non a caso, a Santa Cruz, proprio i rappresentanti del Brasile hanno specificato che per la creazione dell'Alca ci si attende una negoziazione flessibile, capace di rispettare i diversi interessi e le condizioni delle nazioni che intendono far parte del blocco. Queste affermazioni rappresentano comunque un'apertura del Brasile poiché per la prima volta il governo Lula accetta la possibilità che l'Alca possa divenire realtà.
Parallelamente al summit ufficiale si sta svolgendo anche un forum alternativo. Quest'ultimo evento "é stato convocato da diverse istituzioni, reti e organizzazioni sociali" ha riferito a MISNA Bertha Blanco, segretaria esecutiva della pastorale sociale della Caritas di El Alto, attualmente a Santa Cruz per partecipare al forum alternativo. "Decine tra associazioni, sindacati, gruppi di rappresentanza indigeni e dei 'campesinos' sono riuniti presso l'università; autonoma 'Gabriel Rene Moreno' per parlare di gas, di economia, della situazione sociale e politica. Abbiamo costituito 30 commissioni, alle quali partecipano circa 300 delegati". [DS]