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Bolivia: cocaleros e gli interessi degli USA
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In Bolivia la situazione si fa ogni giorno più calda. I blocchi stradali organizzati dai cocaleros, i coltivatori di coca, continuano incessantemente dopo l'estromissione del loro leader Evo Morales Ayma dal Congresso boliviano. Morales è accusato di aver commesso un reato costituzionale, avendo impedito il libero cammino sulla strada "La Paz-Santa Cruz" organizzando blocchi stradali con i cocaleros. Questi ultimi sono contrari al Plan Colombia, che mira a sradicare le piantagioni di coca, unico sostentamento per la maggior parte delle famiglie contadine boliviane. Sacha Llorenti, esponente dell'Ass Permanente per i Diritti Umani in Bolivia, ha denunciato che l'espulsione di Morales ha ottenuto 104 voti "solo per le pressioni dell'ambasciata degli Stati Uniti". Il progetto "Sviluppo Alternativo", che consiste nel sostituire le piantagioni di coca in coltivazioni di ortaggi e verdure, è stato screditato dalla comunità internazionale. Due i possibili freni per il suo implementamento: l'inquinamento causato dai gas velenosi usati dai militari per estirpare le piantagioni di coca e la concorrenza dei prezzi americani sul mercato internazionale. Tutto questo programma rientra nell'ALCA, il piano di liberalizzazione del commercio per tutte le americhe proposto dagli USA.
Pubblicato il: 02.02.2002
" Fonte: » Selvas, Misna, Oss. America Latina;
" Approfondimento: » Dossier America Latina, Dossier Colombia;