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Belgrado: la ricerca degli scomparsi
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Si è concluso a Belgrado l'incontro tra le Commissioni per la ricerca degli scomparsi di Bosnia Erzegovina, Croazia e Federazione Jugoslava. Il protocollo che prevede lo scambio incondizionato di informazioni su tutti gli scomparsi ricercati nei tre paesi, la restituzione dei corpi riesumati, la mutua collaborazione nel lavoro di identificazione e il costante monitoraggio del lavoro di ciascuna commissione, non è stato però siglato. Secondo il Presidente della Federazione della BIH - Marko Jurisic - "perché nel testo è stato fatto un errore di forma. Si parla infatti delle due commissioni bosniache come fossero soggetti sottoposti al diritto internazionale", sottraendo la decisione all'autorità dello Stato della Bosnia Erzegovina e ai ministeri competenti. Intanto Amnesty International, in occasione della Giornata Internazionale dello "Scomparso" organizzata a Sarajevo, esprime preoccupazione rispetto alla Bosnia-Erzegovina e al Marocco/Sahara Occidentale, due paesi in cui le famiglie degli "scomparsi" attendono ancora verità e giustizia. Amnesty International ricorda che le inchieste su casi di scomparsi hanno avuto inizio solo dopo la pressione e il coinvolgimento della comunità internazionale e ora, con la fine del mandato della Polizia Internazionale che ha attivamente seguito e supervisionato le indagini, si teme che la polizia bosniaca avrà pochi stimoli a dare avvio a tali inchieste. L'Organizzazione per i diritti umani Human Rhigt Watch chiede intanto al Consiglio d'Europa di esigere dalla FRY degli impegni più forti per poter accedere al Consiglio stesso: in particolare sugli abusi della polizia sulle responsabilittà dei crimini di guerra in relazione ai diritti di Roma.
Pubblicato il: 03.09.2002 " Fonte: » Osservatorio sui balcani, HRW, Amnesty International;