www.unimondo.org/Notizie/Aviano-oggi-Via-Crucis-per-il-disarmo-da-Pordenone-alla-Base-Usaf-103043
Aviano: oggi Via Crucis per il disarmo da Pordenone alla Base Usaf
Notizie
Stampa
"Tu non uccidere". E' il tema della 13a 'Via Crucis Pordenone-Base USAF Aviano' promossa dall'associazione 'Beati i costruttori di Pace' insieme a diverse associazioni di matrice ecclesiale che laica che si svolge oggi, domenica 29 marzo con partenza alle ore 14 da piazza San Marco, Pordenone ed arrivo alle 18.00 nel campo antistante la pista di atterraggio della Base USAF di Aviano.
Il tema di questa edizione è il ricordo, a 50 anni dalla morte, di don Primo Mazzolari, sacerdote e partigiano, sempre in prima fila nell’impegno per la pace, la nonviolenza, la giustizia sociale, il rinnovamento ecclesiale. "Nelle 'stazioni' lungo il percorso partiremo dalla lettura di alcuni suoi brani - ancora di sconcertante attualità - tratti dal libro "Tu non uccidere", per analizzare i problemi e le speranze del nostro tempo. Accanto a queste riflessioni, lasceremo spazio per alcune testimonianze significative, sui temi della crisi economica, del razzismo, della solidarietà" - spiegano i promotori.
La manifestazione intende portare all'attenzione i temi della produzione di armi e della campagna 'Control Arms' per un trattato internazionale sul commercio di armamenti, del finanziamento all'industria e al commercio di armi e del disarmo nucleare e per il disegno di legge popolare della campagna 'Un futuro senza atomiche' per un' Italia libera da armi nucleari.
Come ripetutamente denunciato dalle associazioni la Base Usaf di Aviano è la sede di almeno 50 ordigni nucleari, mentre altri 40 si trovano nell'aeroporto militare di Ghedi (BS). Secondo un rapporto dell'USAF (Aeronautica militare statunitense), sotto la cui responsabilità ricadono gli ordigni, reso pubblico dai ricercatori della FAS (Federazione degli Scienziati Atomici degli Stati Uniti) nelle due basi ci sarebbero tre tipi di ordigni chiamati in gergo "B61-3", "B61-4" e "B61-10" con una potenza complessiva pari a 900 la bomba di Hiroshima. Se esplodessero tutte insieme, sarebbero capaci di cancellare metà dell'Italia.
Va ricordato che lo scorso febbraio la Cassazione ha respinto la citazione a giudizio degli Usa da parte di cinque cittadini del Comitato 'Via le bombe' secondo cui la presenza di ordigni nucleari Usa nella base di Aviano era "illegittima in base al diritto internazionale ed ai trattati internazionali e rappresenta un pericolo per la salute e la vita". Dichiarando "il difetto di giurisdizione dell'autorità giudiziaria italiana" in merito al procedimento aperto davanti al Tribunale di Pordenone, la Cassazione in sostanza ha affermato che non può ordinare agli Stati Uniti di rimuovere gli ordigni atomici presenti nella base aerea di Aviano. I cinque cittadini pordenonesi del Comitato 'Via le bombe' avevano presentato nel dicembre 2005, presso il Tribunale Civile di Pordenone un atto di citazione contro il Governo degli Stati Uniti, sostenendo, tra l'altro, che "la presenza delle atomiche americane ad Aviano viola il Trattato di Non Proliferazione Nucleare (NPT)".
Nei giorni scorsi il colonnello Christopher Sage, assistente capo del Comando generale dell'US Air Force di Washington, sull'organo di stampa delle forze armate americane 'Stars and Stripes' ha presentato la proposta di trasferire il 31° Fighter Wing dell’USAF da Aviano ad una base in Polonia. Secondo il colonnello, le scarse opportunità di esercitazione e altri non meglio specificati "fattori" renderebbero la base vicino Pordenone non più così strategica rispetto ai piani di Washington di concentrare un numero sempre maggiore di forze lungo il confine orientale e sud-orientale della Nato.
E' da segnalare, inoltre, che nei giorni scorsi un caccia F-16 americano, in difficoltà subito dopo il decollo proprio dalla base Usaf di Aviano, ha sganciato i serbatoi di carburante in volo. I due contenitori sono caduti a Tamai di Brugnera, nel pordenonese: uno dei serbatoi, del peso stimato di circa mezza tonnellata, è finito sul ciglio di una strada, mentre l'altro è caduto sul tetto di un garage di una casa colonica a circa 500 metri di distanza dal primo, causando danni alla struttura ma nessun ferito.
Nel riproporre l'impegno per lo smantellamento della Base di Aviano e contro il progetto dell'ampliamento della Base "Dal Molin" di Vicenza, la manifestazione da Pordenone a Aviano si concluderà con due messaggi al Presidente Obama e al Comandante della Base USAF di Aviano. [GB]