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L'Australia sta sprecando i suoi soldi negli aiuti allo sviluppo destinati alle isole del pacifico. Il duro giudizio arriva dal "Centro per gli studi indipendenti", gruppo di ricerca australiano in campo economico e sociale, secondo il quale i 400 milioni di dollari australiani concessi ogni anno da Canberra ai governi di diversi arcipelaghi dell'Oceania (dalla Micronesia alle isole Cook) non sono serviti a migliorare la vita della povera gente ma quella delle élite. Le isole del pacifico, infatti, in 25 anni non hanno visto progressi. Mentre lo Stato australiano ha aumentato annualmente dell'1 per cento l'ammontare degli aiuti negli ultimi tre decenni, il tasso demografico delle isole del pacifico è salito del 3 per cento, segno del perseverare della crisi economica e sociale. Il consiglio dell'Istituto è quello di sospendere gli aiuti fin quando i governi dei Paesi beneficiari non avviino serie riforme economiche. Alle isole del pacifico, inoltre, viene consigliato di riunirsi in federazione per abbatterebbe i costi di gestione del governo; ad eccezione di Papua Nuova Guinea e Fiji che hanno economie abbastanza grandi da restare autonome.

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