Angola: morto Savimbi si spera nella pace

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Jonas Savimbi, leader dell'Unita, il movimento ribelle angolano, è stato ucciso dalle truppe governative. In un Paese straziato e diviso dai tempi della lotta per l'indipendenza contro il Portogallo, la morte di Jonas Savimbi apre ora un dialogo con i ribelli, anche se la situazione rimane molto delicata. Savimbi, leader armato e sostenuto nel mondo bipolare dagli Stati Uniti e dal Sudafrica razzista per combattere e destabilizzare l'Angola durante la guerra fredda, ha continuato, anche dopo il crollo del muro di Berlino, la sua guerra contro il governo di Luanda. L'Unione per l'indipendenza totale dell'Angola Renovada (Unita-Renovada), la formazione politica nata dal gruppo guerrigliero omonimo, dal quale si staccò nel 1998 con l'intento di promuovere la pace nel Paese, chiede ora l'organizzazione di un congresso per eleggere una nuova dirigenza che prenda le redini dell'opposizione. La riorganizzazione dell'Unita appare un elemento essenziale dopo la svolta avvenuta con la morte di Savimbi. I moderati che tre anni fa lasciarono la foresta per approdare nel Parlamento di Luanda potranno senza dubbio contribuire a convincere gli ex commilitoni ancora alla macchia a scegliere la via del negoziato, o almeno questo è ciò che si augura Fernando da Piedade Dias dos Santos, coordinatore della Commissione nazionale di pace e Riconciliazione, nonchè ministro degli interni. Molto dipenderà dal fatto che la leadership venga assunta da una figura centrale o si divida tra più warlords.
Pubblicato il: 13.03.2002
" Fonte: » Misna, Angola.org, All Africa.com, Equilibri.net;
" Approfondimento: » Dossier Angola;

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