Ancona: meeting 'L'Europa con l'Africa' mentre il governo italiano taglia gli aiuti

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"Nel 2010 l’Italia ha deciso di spendere per la cooperazione internazionale solo 326 milioni di euro. Una vera miseria, meno di quanto abbiamo speso per organizzare il vertice del G8. La cifra più bassa dal 1996". Lo ha affermato Flavio Lotti coordinatore della 'Tavola della pace' dal palco del Meeting internazionale "L’Europa con l’Africa" in corso ad Ancona (13-15 novembre).

"Nonostante la crisi economica, nessun paese industrializzato ha avuto il coraggio di fare quello che sta facendo l’Italia - ha proseguito Lotti. Un atteggiamento negativo che ci espone a pesanti critiche internazionali, ci rende più vulnerabili e meno credibili". Pur sottolineando che "gli aiuti non sono tutto" Lotti ha quindi denunciato che "il governo Berlusconi, mentre festeggia il sorpasso economico della Gran Bretagna, ha deciso di azzerare tutto". "Da lungo tempo l’Italia faceva poco: ora non farà più nulla. Ma non basta. Oltre al danno, c’è una clamorosa beffa".

Lotti ha quindi proseguito affermardo che "per tentare di giustificare l’ingiustificabile, il Governo italiano ha elaborato tre tesi singolari. La prima. La cooperazione governativa è stata incapace di risolvere il problema della povertà e quindi bisogna smettere di farla. Seconda tesi. La cooperazione italiana è stata così eccellente che oggi gli africani non hanno più bisogno dei nostri soldi. Hanno bisogno di essere trattati alla nostra pari. La terza. La crisi finanziaria impedisce al governo di fare di più. Nascondiamoci dietro alla generosità e all’impegno dei privati, delle associazioni, degli enti locali e delle regioni. In fondo… è sempre l’Italia che si muove". "Da mesi queste tre tesi passano vergognosamente di bocca in bocca, da Berlusconi a Frattini, da Frattini ai sottosegretari e dirigenti del ministero degli esteri. Possiamo continuare così? Perché il resto del mondo politico non reagisce?" - ha concluso Lotti

Nei giorni scorsi un rapporto presentato a Washington dall'organizzazione non-profit DARA (Development Assistance Research Associates) riportava che l'Italia è terzultima su 22 paesi avanzati negli aiuti allo sviluppo dei Paesi poveri. Peggio dell'Italia stanno soltanto Grecia e Portogallo, mentre ai primi tre posti ci sono Norvegia, Svezia e Irlanda.

Nel messaggio inviato al convegno, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha evidenziato che "La drammatica situazione in cui versa larga parte della popolazione africana non può lasciarci indifferenti. La tutela della dignità umana, i diritti dei popoli, la lotta alla povertà e all’ignoranza sono valori universali che devono restare al centro dell’impegno della comunità internazionale". "Si avverte l’urgenza di un rinnovato sforzo collettivo di un più lungo periodo per far emergere le grandi potenzialità del continente africano e per attenuare le disparità di sviluppo che tuttora ne minano la crescita".

Nel corso della conferenza stampa di presentazione il presidente del Cipsi, Guido Barbera ha ribadito che "L’Italia non aiuta. Abbiamo bisogno di un forte investimento nella cooperazione non governativa, che è strumento di politica, e concretizzazione di nuove relazioni, convivenza, benessere, costruzione e rispetto dei diritti umani e dei beni comuni. Al servizio della persona e non del commercio". "E’ necessaria - ha proseguito Barbera - una forte relazione tra la società civile europea ed africana per costruire un nuovo patto sociale ed umano che possa superare le farse della politica spettacolo dei G8 come quello dell’Aquila, che non risolvono nulla. Il neo-eletto Parlamento europeo, gli Stati europei ed africani devono impegnarsi a ridefinire nuove politiche euro-africane basate sui diritti di tutti, non sugli interessi di pochi. Non bastano le dichiarazioni a risolvere i problemi, ma serve politica vera, a partire dall’esperienza delle donne africane".

Una sottolineatura che è sostenuta da una recente ricerca delle Ong di Link2007 che evidenzia come il protagonismo delle donne è l’elemento chiave per raggiungere l’obiettivo di dimezzare il numero di persone che soffrono la fame entro il 2015. In altre parole se si vuole veramente sconfiggere la fame nel mondo bisogna puntare sulle donne, sulla loro istruzione e anche sul loro benessere.

Proprio per questo le associazioni promotrici del meeting presenteranno lunedi a Roma in una conferenza stampa la Campagna Noppaw per l'assegnazione del Premio Nobel per la Pace 2010 alle donne africane. L'obiettivo è "lanciare una campagna internazionale per l'attribuzione del premio Nobel per la Pace nel 2010 alle donne africane nel loro insieme".

Il Meeting internazionale "L’Europa con l’Africa" è promosso dal Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, Regione Marche, Provincia di Ancona, Comune di Ancona, ChiAma L’Africa, CIPSI e Tavola della Pace. Obiettivo del meeting è quello di affrontare insieme le sfide del nostro tempo (miseria, guerre, migrazioni, mafie, cambio climatico, devastazioni ambientali) e costruire nuove relazioni basate sul riconoscimento, il rispetto reciproco e la giustizia. [GB]

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