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Amnesty: l'udienza di appello il 27 agosto per il caso di Amina
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Dopo alcuni rinvii, l'udienza di appello di Amina Lawal si terra' il 27 agosto 2003 in Katsina, il suo Stato natale, nel nord della Nigeria. Si prevede che Amina Lawal e i suoi avvocati saranno presenti. Il processo giudiziario seguira' il suo corso se questa volta il quorum dei giudici sara' raggiunto. Nessuna esecuzione della sentenza e' in programma prima di o in quella stessa data.
Amnesty International ritiene che il diritto di Amina Lawal ad una rappresentanza legale, ad un processo giusto e al diritto all'appello al momento siano garantiti. Amina Lawal non e' in stato di detenzione e ha un'eccellente rappresentanza legale. E' aiutata da una coalizione di gruppi di donne nigeriane e gruppi dei diritti umani, con cui Amnesty International e' a stretto contatto.
"Purtroppo questo caso e' stato rinviato talmente tante volte che molti di coloro che si sono mobilitati per l'annullamento della sua condanna non possono comprendere perche' una donna e la sua bambina possano essere trattati cosi' duramente. Questo sta diventando un caso palese di giustizia posticipata, che e' giustizia negata", ha dichiarato Amnesty International.
Ulteriori informazioni
Amina Lawal - una donna musulmana - e' stata giudicata colpevole nel marzo 2002 per aver avuto un figlio al di fuori del matrimonio. Secondo i "Codici penali della Sharia", introdotti in Nigeria nel 1999 e in vigore in alcuni Stati del nord del paese, questo e' stato sufficiente a condannarla per adulterio e a chiamarla a comparire in giudizio di fronte ad un tribunale della Sharia per rispondere di un "crimine" che ora e' punito con la pena di morte per lapidazione.