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Ambiente: Cnel, blocco allo sviluppo insostenibile
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Gli indicatori analizzati dal Cnel nella rierca "Indicatori per lo sviluppo sostenibile in Italia" segnano la perdita di un punto l'anno rispetto agli obiettivi da raggiungere nel 2012. Un punto in meno per ogni anno che passa sulla via dell'ecosviluppo: colpa, soprattutto, dell'economia e del modello di produzione e di consumo. "Non possiamo nasconderci che la scelta della sostenibilità non sempre è stata perseguita con la dovuta coerenza" ha affermato Claudio Falasca, coordinatore del gruppo ambiente del Cnel (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro). Lo studio presentato in occasione della seconda Conferenza sullo sviluppo sostenibile, calcola gli andamenti nel tempo di tre indicatori - ambiente, società, economia - in funzione della distanza dagli obiettivi, come stabilito dal Summit di Johannesburg del 2002 aveva fissato entro il 2012. "Decisamente cattiva - spiega una nota del Cnel - la prestazione dell'economia, in netto peggioramento negli anni recenti rispetto all'andamento dell'ambiente e, soprattutto, della società".
Sul fronte economico, pesa la crescita eccessiva del trasporto su gomma di merci e passeggeri (+30% tra il 1990 e il 2002), mentre quello su ferro è ancora scarso (6,7% contro l'obiettivo del 13,7%). Ma anche l'andamento negativo degli investimenti privati in ricerca e sviluppo (0,6% del Pil contro un target del 2%) e l'aumento dei prezzi medi dell'energia per uso industriale (si stima almeno il 50% in più entro il 2012). Più positiva, invece, la tendenza per la produzione agroalimentare di qualità e per le certificazioni. Sono ancora elevati, inoltre, i quantitativi di gas serra emessi (569 milioni di tonnellate di anidride carbonica, il 20% in più rispetto all'obiettivo di 475), l'uso di prodotti chimici in agricoltura (160,8 chili per ettaro di fertilizzanti, valore da dimezzare in dieci anni) e il prelievo di specie ittiche. Diminuiscono, invece, la produzione di sostanze ozonodistruttive e le emissioni di composti acidificanti. Buono il trend di crescita della superficie di aree protette. "Occorre cominciare a fare i conti - ha commentato Falasca- con la limitatezza delle risorse e la quantità enorme di diseconomie che il sistema alimenta, puntando invece sulle politiche di sviluppo".
"Non possiamo nasconderci che la scelta della sostenibilità non sempre è stata perseguita con la dovuta coerenza", ha affermato Claudio Falasca, coordinatore del gruppo ambiente del Cnel. "Occorre che il Paese - ha sottolineato - trovi il coraggio di realizzare su alcuni nodi dello sviluppo una sorta di nuova partenza, sapendo che i risultati si conseguiranno solo con il tempo. Una nuova partenza deve significare l'apertura di una nuova fase programmatica che, assumendo come riferimento le enormi risorse umane, ambientali, storiche e culturali di cui il Paese è dotato, trovi il modo migliore di investire su di esse per liberarle da quella coltre grigia di interessi egoistici e parassitari che ne frenano le potenzialità. Occorre, quindi, cominciare a fare i conti - ha concluso - con la limitatezza delle risorse e la quantità enorme di diseconomie che il sistema alimenta, puntando invece sulle politiche di sviluppo".
Intanto si svolge a Torino dal 18 al 21 maggio presso il Lingotto Fiere, la terza edizione dell'Eco Efficiency biennial, il primo evento permanente in Italia interamente dedicato alla promozione dell'eco-efficienza. Tra le esperienze più interessanti oltre al covegno sull'eco-efficienza nella ristorazione moderna di venerdì 19 maggio, ci sarà un corso sulla moderazione del traffico, riqualificazione dello spazio stradale e mobilità sostenibile. E sul tema del traffico cittadino rimane l'intenzione del direttivo dell'Anci, l'Associazione nazionale comuni italiani, di individuare una data per una giornata di blocco totale della circolazione che sia una protesta contro le inadempienze del governo. Al di là alle interpretazioni che si possono dare alla giornata sen'auto del 22 settembre, la redazione del sito "Eco dalle città" propone agli assessori, associazioni e soggetti interessati di adottarla in maniera unitaria con un respiro europeo. [AT]
Altro fonti: Eco dalle città, La Nuova Ecologia, Cnel