Allarme son razzisti

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Per i “fascisti del terzo millennio”, così si autodefiniscono, si sta avverando un incubo: il capolista del Partito democratico alle elezioni regionali del Lazio, Jean-Léonard Touadi eletto e quindi il Lazio, come hanno dichiarato, «si trasformerà in una regione del Terzo mondo» e i laziali passeranno le giornate «a sbucciar banane e a mangiare noci di cola».

Ma questo fronte di soggetti di estrema destra – da Casa Pound a Storm Front alla destra ex missina – che ruotano attorno a Francesco Storace – candidato presidente regionale per il centrodestra – non si è accontentato di fare della pesante ironia, ha anche minacciato di «dare fuoco» a Touadi.

Il quale Jean-Léonard Touadi, 54 anni, nato a Brazzaville (Congo), giornalista e scrittore, cinque anni da deputato, non si fa certo impressionare: «Questi soggetti si sono presentati con un programma chiaramente xenofobo, razzista, contro i migranti, contro i rom e tutto basato sull’esclusione in base alla differenza etnica e religiosa. E se la prendono con me perché sono anni che sto su questa trincea e non arretro di un millimetro. Gente che non vuole prendere atto che questo paese è cambiato, che c’è una presenza importante di 5 milioni di persone provenienti da altri paesi e dal culture diverse, che lavorano e partecipano alla vita civile, e che chiedono semplicemente che questa loro presenza sia riconosciuta sul piano delle pari opportunità e dei diritti».

La campagna elettorale è stata un crescendo di provocazioni via twitter, «fino a quando, racconta Touadi, hanno visto che il voto prendeva una brutta piega per loro e allora hanno alzato il tiro. In modo anacronistico e aggressivo, vogliono imporre una visione che peraltro la maggior parte dei cittadini italiani dimostra di non seguire».

«Negli ultimi anni mi sono battuto per far chiudere il sito Storm Front, una sorta di Ku Klux Klan italiano, dove io ero descritto come una specie di untore e protagonista della “negrizzazione” della politica italiana. Finalmente, un mese e mezzo fa la Polizia posta l’ha chiuso».

Nel rilevare che tra i bersagli di questa destra c’è anche Andrea Riccardi e la Comunità di sant’Egidio, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali e tutti quelli che starebbero contribuendo a imbastardire l’Italia, Touadi analizza: «Al di là della mia persona, questi fatti sono indicativi di un clima. Se Casa Pound costituisce una lista, si presenta alle politiche e diventa una forza politica “normale”, è chiaro che si sente legittimata ed entra sulla scena politica con queste idee razziste, xenofobe e antisemite esplicite. Invece, nel momento in cui, con le elezioni comunali di Milano, siamo risusciti a sconfiggere l’egemonia culturale della Lega sui temi dell’immigrazione, è necessario entrare in una stagione in cui i temi dell’immigrazione siano affrontati con la serietà che meritano».

Da Nigrizia

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