Algeria: le cifre del terremoto

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Oltre 2.000 morti e 9.000 feriti: queste le drammatiche cifre del terremoto in Algeria dello scorso 21 maggio. Numerose organizzazioni stanno operando per portare soccorso alle 70.000 persone coinvolte nel disastro. Si pensa all'emergenza ma anche ad intervenire con azioni a lungo termine.

Caritas, Terres des Hommes, Unicef e molte altre sono impegnate giorno per giorno per prestare il loro aiuto con generi di prima necessita come cibo, acqua, latte, medicinali e tende per ospitare i senzatetto, ma anche con piani di sostegno psicologico al fine di superare le conseguenze emotive, in particolare nei bambini, della distruzione delle case e della perdita di genitori e famiglie.

Il terremoto, che ha avuto epicentro nella città di Zemmouri nella provincia settentrionale di Bourmedes, ha distrutto il 90% delle infrastrutture e ha lasciato la popolazione civile senza acqua, assistenza sanitaria, energia elettrica e telecomunicazioni. Unicef valuta che solo per le prime necessità legate al reperimento di acqua potabile siano necessari immediatamente aiuti per almeno 240.000 dollari.

Terre des Hommes, dal canto suo, sottolinea come si stiano valutando i danni del sisma, seppure con immensa difficoltà, e la possibilità di intervenire con azioni a lungo termine di ricostruzione con criteri anti-sismici soprattutto per gli edifici come scuole ed ospedali, ma, dice Donatella Vergari, direttore generale di Tdh Italia, "il primo passo è dare alla zona colpita e alla popolazione un ulteriore aiuto concreto e quindi facciamo appello alla generosità di tutti".

Fonti: Caritas, Terres des Hommes, Unicef;

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