Albania: detenuti maltrattati e torturati

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Le condizioni dei detenuti nei commissariati di polizia in Albania sono "disumane e degradanti" e spesso sono costretti a dormire "come sardine in scatola". Le pesanti affermazioni vengono da Amnesty International, l'organizzazione internazionale per la salvaguardia dei diritti umani nel mondo, e dalla missione dell'Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) a Tirana, in due recenti rapporti che fanno luce sulle precarie condizioni nelle quali sono costretti a vivere centinaia di detenuti, anche minorenni, in attesa di giudizio.

In mancanza delle carceri giudiziarie, i detenuti in Albania vengono trattenuti presso i commissariati di polizia in celle spesso sovraffollate e in pessime condizioni e a volte anche per diversi anni, denunciano le due organizzazioni. La capienza di queste celle di sicurezza è di 825 persone, ma, secondo i dati del Ministero degli Interni, nel 2003 il numero dei rinchiusi era di oltre 1400 persone.

Ad affiancare quello degli spazi, c'è anche il problema delle pessime condizioni igieniche. Secondo l'Osce, "i detenuti sono costretti a dormire su materassi e coperte messi direttamente sui pavimenti. L'aerazione manca e l'aria è irrespirabile". Gli osservatori dell'organizzazione, sparsi per tutto il Paese, hanno notato che "a volte la doccia è rappresentata soltanto da un tubo nel muro dal quale cola un filo d'acqua".

Le autorità albanesi però tacciono. Alcuni mesi fa, il Ministero degli Interni annunciò che un gruppo speciale sarebbe stato creato per investigare sul problema della violenza poliziesca, ma da allora non si è saputo più niente. Lo stesso dicastero ha messo a disposizione della popolazione un numero telefonico gratuito per coloro i quali volessero denunciare la violenza subita da funzionari della polizia. Nonostante ciò, la gente ha paura ed è scettica nei confronti delle autorità. Infatti, anche in quei pochi casi in cui qualcuno ha osato denunciare pubblicamente qualche ufficiale, "i procedimenti penali contro di loro sono stati rari" ricorda Amnesty. [DS]

Altre fonti: OSCE.

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