Aiuti umanitari: confusione di ruoli

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Direttamente sotto la responsabilità dello Stato Maggiore americano, questo organismo avrebbe il compito di determinare il quadro di lavoro delle organizzazioni umanitarie e indicare le aree di intervento. La gestione dell'Iraq post Saddam e delle operazioni umanitarie di cui il Paese avrà bisogno sono per gli Stati Uniti la stessa cosa. Difatti a occuparsene saranno lo stesso ente, l'ORHA, e la stessa persona, Jay Garner. Rilevando i rischi dell'imparzialità degli aiuti umanitari, le Ong impegnate in Iraq non hanno risparmiato a tale proposito le loro critiche. Medici Senza Frontiere, Oxfam e Christian Aid hanno manifestato la loro preoccupazione per la confusione di ruoli tra soldati e operatori umanitari. Intanto il Segretario Generale dell'Onu Kofi Annan ha ricordato che il Palazzo di Vetro dovrà giocare un "ruolo di primo piano" negli scenari post bellici iracheni. Il segretario dell'Onu ha sottolineato come il "coinvolgimento delle Nazioni Unite" porti con sé la "legittimità" di cui "l'Iraq, la regione e i popoli del mondo hanno bisogno". Ma l'offensiva diplomatica di Annan prevede anche una fitta agenda di incontri che lo vedrà nei prossimi giorni toccare le principali capitali d'Europa: Londra, Berlino, Parigi e Mosca.

Fonte: Medici Senza Frontiere

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