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Aids: Msf plaude la distribuzione farmaci
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L'associazione umanitaria internazionale Medici Senza Frontiere (MSF) accoglie con soddisfazione l'accordo annunciato oggi dalla Fondazione Clinton che - insieme a Unicef, Banca Mondiale e Fondo Globale per la lotta ad Aids, malaria e tubercolosi - mira a espandere fino a 100 il numero di Paesi poveri che potranno utilizzare le terapie contro l'Aids a base di generici.
In questo modo si garantirà ai malati di questi Paesi l'accesso ai farmaci di qualità più economici disponibili sul mercato: la terapia antiretrovirale generica realizzata da industrie farmaceutiche indiane è infatti disponibile al prezzo di 140 $ l'anno per paziente. Una cifra di molto inferiore a quelle praticate dalle multinazionali che vendono farmaci brevettati.
"L'accordo - spiega Ellen T'Hoen, direttrice della Campagna per l'Accesso ai Farmaci di MSF - ha inoltre il vantaggio di incentivare l'uso delle combinazioni in dose fissa che permettono di somministrare due sole pillole al giorno invece delle sei mediamente richieste quando si usano i farmaci di marca. Ora - conclude la T'Hoen - ci auguriamo che tutti i passi necessari a trasformare l'accordo in un aiuto concreto per milioni di malati vengano fatti in fretta, a partire dall'esatta identificazione dei 100 Paesi che potranno accedere ai farmaci scontati ottenuti dalla Fondazione Clinton".
Con tre mesi di ritardo rispetto alla data prevista è partito in Sudafrica il programma del governo di distribuzione dei farmaci anti Aids in ospedali della provincia di Gauten. La Treatment Action Campaign ha quindi deciso di ritirare la causa contro il governo per violazione dell'articolo della Costituzione che garantisce il diritto alle cure. Gli attivisti lamentano la scarsa propensione del governo a utilizzare i farmaci generici anti Aids approvati dall'Oms che consentirebbero di curare immediatamente più persone. Intanto da rilevare che in Italia e crollato il numero di casi di Aids passando da 1698 del 2002 ai 1275 del 2003. Per quanto riguarda infatti la distribuzione geografica, la regione con maggiore incidenza è la Lombardia che si ferma a 348 (462 nel 2002), fanalino di coda il Molise che mantiene i 2 casi come l'anno precedente.[AT]