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Africa: obiettivi del Nepad in Kenya e Uganda
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Si è tenuto a Nairobi, in Kenya, il vertice regionale dei Paesi dell'Africa orientale in cui si è discusso anche del Nepad.
Il 'New Partnership for Africa's Development', da cui l'acronimo Nepad, nasce nel 2001 con l'obiettivo di promuovere una crescita accelerata e uno sviluppo sostenibile, lo sradicamento della povertà e arrestare la marginalizzazione dell'Africa nel processo di globalizzazione economica in corso. Per realizzare tutto ciò i Paesi promotori intendono creare in Africa una situazione politica favorevole agli investimenti da parte di "privati", principalmente stranieri, che dovrebbero consentire di innescare uno sviluppo dell'economia africana.
Se però dalle dichiarazioni d'intenti si passa ad analizzare le misure concrete che i leader presenti al vertice hanno proposto al fine di alleviare le sofferenze dei popoli africani - si legge nel sito web di Adista - non si può non rimanere colpiti dalla miopia che le caratterizza (...) il presidente kenyota Mwai Kibaki, è intervenuto in al summit sostenendo che 'il ruolo vitale del settore privato locale, insieme a quello degli investitori privati stranieri, dovrebbe essere incoraggiato'. Rimane tuttavia da capire per quale motivo anni e anni di investimenti stranieri in Africa - in particolare in Kenya, dove operano grandi multinazionali del calibro della Del Monte - non sono serviti a creare sviluppo e a fermare l'esodo dalle campagne e il dilagare della povertà".
E' stato annunciato inoltre in questa circostanza che Kenya e Uganda hanno deciso di avviare un processo di privatizzazione delle loro reti ferroviarie rispondendo così a quelli che il Nepad individua come progetti principali da privatizzare: treni, porti, strade.
Lo storico Joseph Ki Zerbo intervistato da Michele Citoni per Chiama l'Africa definisce il Nepad come " un'idea in parte venuta dall'Africa, ma che ha avuto il plauso dei paesi ricchi del nord, compresi gli Stati Uniti. E quando gli Stati Uniti e i paesi capitalisti applaudono ad un progetto è il momento di tendere le orecchie, perchè - come dice un proverbio africano - quando un leone mostra i denti non bisogna credere che stia ridendo".[RB]