Afghanistan: 'rilascio immediato per la cooperante italiana'

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Terre des hommes (Tdh) esprime massima solidarietà a Clementina Cantoni, operatrice umanitaria dell'organizzazione Care International rapita a Kabul nella serata del 16 maggio 2005 e lancia un appello per il suo rilascio immediato. "Il rapimento dell'operatrice umanitaria è un atto gravissimo contro ogni organizzazione che si impegna per il rispetto dei Diritti Umani fondamentali in Afghanistan e nel resto del mondo -dichiara Raffaele K. Salinari, presidente di Tdh - Le nostre Ong sono spesso testimoni scomodi per coloro i quali vorrebbero negare le continue violazioni dei diritti umani nel Paese".

I rapitori di Clementina, che hanno rivendicato il sequestro della cooperante italiana, hanno chiesto in cambio la liberazione di prigionieri. Tdh ricorda che i cooperanti umanitari non possono essere considerati merce di scambio e denuncia il clima di insicurezza in cui sono costretti ad operare i rappresentanti delle ONG in Afghanistan. Come segnala il rapporto diffuso da Care International nei giorni scorsi, in questa prima parte del 2005 ci sono stati cinque morti tra gli operatori delle organizzazioni umanitarie, che si sommano ai 24 uccisi nel 2004. E proprio a Care International apparteneva anche Margaret Hassan, cittadina britannica, irlandese e irachena rapita in Iraq lo scorso 19 ottobre che si ritiene che sia stata uccisa, sebbene non il suo corpo non sia mai stato ritrovato.

Nel sottolineare che gli attacchi contro le ONG indipendenti e i giornalisti sono inaccettabili, Tdh esprime la massima preoccupazione per questo nuovo rapimento e chiede al governo italiano di fare tutto quanto è in suo potere per garantire l'immediata liberazione di Clementina Cantoni.

Fonte: Terre des hommes

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