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Afghanistan: attacco al convoglio italiano a Kabul, morti sei militari
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Un attentato kamikaze a Kabul ha coinvolto due blindati del contingente italiano causando sei morti e quattro feriti tra i parà della Folgore, mentre sono 15 i morti e 60 i feriti tra i civili afgani. La Camera ha sospeso i lavori in segno di lutto e il Governo ha riferito in Parlamento nel pomeriggio sull'attentato ai militari italiani a Kabul. L'attentato è stato rivendicato dai talebani da un loro portavoce, Zabiullah Mujahid, che in un messaggio sms ha riferito che un uomo di nome Hayutullah si è fatto esplodere contro il convoglio militare dell’Isaf nel centro della capitale.
L'attentato in cui sono rimasti coivolti due nostri blindati Lince, è avvenuto alle 12.10 locali, le 9.40 in Italia, nei pressi della rotonda Massud, dove il traffico è rallentato per i controlli sul traffico diretto verso l'ambasciata Usa, il comando Isaf e l'aeroporto. Le vittime sono tutti del 186esimo Reggimento Paracadutisti Folgore di stanza a Siena tranne un ferito che è un militare dell'aeronautica. Nello scoppio sono rimasti coinvolti due blindati italiani di scorta al convoglio. Lo confermano fonti del ministero della Difesa e dello Stato maggiore della Difesa.
Negli ultimi mesi, nonostante la massiccia presenza di forze armate internazionali, a Kabul si sono moltiplicati gli attacchi suicidi dei talebani. L'ultimo è stato l'8 settembre scorso, quando un'autobomba ha ucciso tre civili esplodendo davanti all'entrata della base aerea della Nato.
La Federazione nazionale della stampa (FNSI) ha deciso di rinviare al 3 ottobre la manifestazione in difesa della libertà di stampa in programma sabato prossimo. "Con profondo rispetto verso i caduti, nell’espressione di un’autentica, permanente volontà di pace quale condizione indispensabile di una informazione libera e plurale capace di rappresentare degnamente i valori della convivenza civile, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, ha deciso, d’intesa con le altre organizzazioni aderenti (Cgil, Acli, Arci, Art. 21, Libertà è Giustizia e numerose associazioni sindacali, sociali e culturali), di rinviare ad altra data la manifestazione per la libertà di stampa programmata a Roma per sabato prossimo" - riporta il comunicato.
In un comunicato la Tavola della pace esprime attraverso il suo coordinatore, Flavio Lotti, vicinanza "al dolore dei familiari dei soldati italiani e di tutti i civili innocenti uccisi oggi a Kabul". Ma, sottolinea Lotti "le espressioni di cordoglio e di solidarietà non bastano più" e "il dolore che oggi unisce tanti italiani ci deve spingere a fare qualcosa per fermare e non per continuare a combattere questa guerra". "Il dibattito non può essere, ancora una volta, sulle iniziative da assumere per aumentare la sicurezza dei nostri soldati ma sulle iniziative che dobbiamo assumere per mettere fine a questa guerra e per aumentare la sicurezza degli afghani. Invece di continuare con i bombardamenti dei Tornado che fanno stragi di civili innocenti, forse è giunto il tempo di cambiare strada" - continua Lotti.
"La società civile italiana e la Tavola della pace hanno avanzato da tempo precise proposte sia ai responsabili della politica che al mondo dell’informazione. Ma il silenzio è assordante" - denuncia Lotti. "E’ tempo che anche in Italia, come accade negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, si discuta in modo chiaro e aperto su quello che l’Italia e gli altri paesi della coalizione stanno facendo in Afghanistan. E’ tempo che si faccia un bilancio serio e rigoroso degli otto anni di guerra che ci stanno alle spalle e del disastro che hanno provocato. E’ tempo che si discuta cosa l’Italia deve fare per aiutare gli afgani ad uscire da questa trappola mortale. Lo deve fare immediatamente il Parlamento. Lo deve fare la politica, Ma - sottolinea la Tavola - lo deve fare anche l’informazione e la Rai, servizio pubblico, che non ha mai organizzato un solo serio dibattito per aiutare gli italiani a capire cosa è accaduto, cosa sta succedendo e come si può fare per evitare di continuare a piangere inutilmente".
L'esplosione - come detto - ha avuto luogo nell'area diplomatica della capitale afgana, non lontano dalle principali ambasciate occidentali. Sono ancora in corso le verifiche sul posto per determinare l'esatto numero delle vittime italiane. I militari uccisi sono tutti parà della Folgore: 4 caporalmaggiori, un sergente e un tenente. Con loro sale a 21 numero dei morti italiani in Afghanistan dal 2004.
Lo Stato Maggiore e poi lo stesso Ministero della Difesa hanno confermato la morte di 6 soldati italiani e il ferimento di altri 4. Il generale Mohammad Zahir Azimi, portavoce del ministero della Difesa afgano, ha dichiarato che tra i morti ci sono almeno 15 civili afgani e che i feriti sono 60. Un noto portavoce dei talebani, Zabiullah Mujahid, ha rivendicato l'attacco con un sms inviato alla stampa locale - riporta Peacereporter.
La deflagrazione segue il discorso di Hamid Karzai, riconfermato presidente, ma al centro di aspre critiche su presunti brogli. Che Karzai smentisce. "Nelle elezioni di agosto non ci sono state frodi massicce, se ci sono stati brogli - ha precisato - devono essere accertati e accertati equamente, senza prevenzioni". Una vena polemica che è chiaramente rivolta alle dichiarazioni della Commissione Ue, che aveva appunto gridato all'irregolarità di almeno un milione e mezzo di voti, tre quarti delle quali espresse a favore di Karzai.
"La stampa ha parlato di frodi massicce, non sono state così numerose - ha detto in una conferenza stampa il presidente Karzai che è largamente in testa nelle elezioni. Se ci sono state frodi sono di poco conto, questo accade in tutto il mondo". Karzai ha aggiunto di "credere fermamente nell'integrità delle elezioni, nell'integrità del popolo afgano e nell'integrità del governo in questo processo". Ieri la Commissione elettorale ha fornito risultati finali ma non ufficiali: il presidente uscente del governo transitorio avrebbe raggiunto la maggioranza assoluta (54,6%) sufficiente a evitare il ballottaggio con il suo principale contendente Abdullah Abdullah, che ha raggiunto il 27,8%. [GB]