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ActionAid: Il governo dimostri serietà nella lotta alla fame, stanzi i fondi promessi
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“Il Presidente Berlusconi, con la richiesta di rinvio dell’udienza fissata il 16 novembre (circa il processo per i presunti fondi neri relativi ai diritti tv di Mediaset, dove tra gli imputati c’è il presidente del Consiglio - ndr) ha confermato il suo impegno a non voler mancare al Vertice sulla sicurezza alimentare indetto dalla FAO. Ci auguriamo che la partecipazione serva a confermare che il nostro governo prende sul serio questo importante impegno e dimostri che davvero crede nella lotta alla fame, chiarendo quale sarà il reale contributo che l’Italia darà a favore della sicurezza alimentare mondiale”. Così Marco De Ponte, segretario generale di ActionAid, commenta la richiesta di rinvio dell’udienza del 16 novembre da parte della difesa del presidente del Consiglio a causa del concomitante Vertice mondiale sulla sicurezza alimentare.
“Per la prima volta nella storia, il numero di persone che soffrono la fame ha superato quota 1 miliardo”, prosegue De Ponte. “Al prossimo World Food Summit gli stati donatori dovranno impegnarsi con un massiccio e urgente apporto in termini di risorse per l’agricoltura per far si che la quota di Aiuto Pubblico allo Sviluppo destinata al settore agricolo torni ai livelli degli anni 80, ovvero il 17%, contro il 3.4% di oggi”.
L’Italia in particolare dovrà chiarire in che modo manterrà l’impegno preso durante il G8 di contribuire all’Aquila Food Initiative con uno stanziamento pari a 450 milioni di euro. "E’ inoltre fondamentale che gli i capi di Stato e di Governo non abbandonino il primo obiettivo del millennio – dimezzare il numero degli affamati entro il 2015 – ma si impegnino per raggiungerlo. In cinque anni si possono ancora fare molti progressi nella giusta direzione" - sottolinea De Ponte.
“I progressi per sconfiggere la fame nel mondo si possono determinare soltanto attraverso le azioni intraprese dai singoli governi, che devono seguire gli impegni presi nelle sedi internazionali”. Secondo ActionAid, l’Italia si colloca soltanto quattordicesima nel consesso dei paesi industrializzati e addirittura ultima per investimenti nella lotta al cambiamento climatico e nei sistemi di protezione sociale. “Per rimettersi in carreggiata l’Italia deve rapidamente ripensare le scelte fatte dall’inizio della legislatura e aumentare le risorse destinate alla cooperazione” - conclude De Ponte.
Intanto, in occasione del Vertice mondiale sulla sicurezza alimentare della Fao che si terrà dal 16 al 18 novembre a Roma, i movimenti e le organizzazioni società civile promuoveranno dal 13 al 17 novembre presso la Città dell’Altra Economia di Roma un Forum parallelo che coinvolgerà coltivatori, popolazioni indigene, giovani agricoltori, donne e altre organizzazioni sociali. Per coordinare i lavori del Forum è stato costituito dalle stesse organizzazione partecipanti un Comitato direttivo internazionale del Forum (International steering committee of the forum – Isc).
L’Isc è composto da rappresentanti delle due più grandi organizzazioni mondiali di agricoltori (l'IFAP International Federation of Agricultural Producers e Via Campesina): delle tre organizzazioni regionali di agricoltori, dei due principali forum globali di pescatori e allevatori, delle organizzazioni di popoli indigeni, dei lavoratori del settore agricolo e alimentare, delle organizzazioni ambientaliste, delle Ong internazionali, delle reti agro-ecologiche, del gruppo delle Ong internazionali in relazione formale con la Fao, dal segretariato dell’International planning committee on Food sovereignty e dal Comitato italiano per la sovranità alimentare che ospita il Forum.
Il presidente dell’International steering committee (Isc) è stato nominato dal direttore generale della Fao, Jacques Diouf, nella persona di Sergio Marelli, già presidente del Comitato italiano per la sovranità alimentare e direttore generale della Focsiv-Volontari nel mondo. [GB]